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Cartabianca, Chiara Francini e la bordata alla sinistra: "Arricchiti che..."

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Chiara Francini è tornata a Cartabianca per il gran finale. Ospite di Bianca Berlinguer nel salotto di Rai 3 in cui si approfondiscono temi di politica e di attualità, l'attrice, a poche settimane dalla sua prima apparizione, ha approfondito quel manifesto contro i "sinistri" diventato subito virale. Questa volta Francini, leggendo un estratto del suo libro "Forte e chiara", ha definito i "mancini", cioè tutti coloro che appartengono a una certa cultura di sinistra. L'intervento della scrittrice ha riscontrato un forte successo, in studio e sui social. 

 

 

 

"I mancini sono degli arricchiti che si fregiano di essere ricchi. A loro non frega nulla di sembrare colti, vogliono solo apparire ricchi. Si dicono spesso molto cattolici e si vestono come se avessero sputato loro addosso un manichino di un negozio dei Parioli", ha esordito così Francini. Quindi ha continuato: "I mancini sono palesemente più onesti, si comprano case grosse, fanno cene grosse, frequentano persone grosse, cioè potenti, per poterci schizzare in faccia i loro pantaloni con il risvoltino e i loro aperitivi su terrazze abusive costruite con le pietre dell'Appia Antica e dotate di piscine che quando sono a prendere il sole d'estate, perché il bagno è troppo lontano, ci pisciano dentro: 'Tanto si ricicla e poi è tutta acqua mia". 

 

 

Le parole dell'attrice hanno scatenato il plauso dei presenti, Bianca Berlinguer compresa. "I mancini ricoprono spesso posizioni di rilievo anche nel cinema ma il loro modo di procedere è puro, a tratti disarmante. Se i sinistri una spolverata di ideali e due tabelline le imparano, loro no. Per loro fare un film o una serie è già cultura", ha aggiunto. "E non importa se fai notare che nella Seconda guerra mondiale non c'erano le meches. Loro ti guardano come cani intelligenti e ti sorridono, perché loro sono spesso factotum: scrivono, dirigono, producono e montano. E anche fuor di metafora", ha concluso la scrittrice, facendo il pieno di applausi. 

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