a valanga

Zona Bianca, Tony Capuozzo contro i nemici di Berlusconi

Giada Oricchio

La scomparsa di Silvio Berlusconi, quattro volte presidente del Consiglio, fondatore di Mediaset, Forza Italia e del centrodestra, ha lasciato un grande vuoto nel suo popolo, in coloro che sono accorsi da tutta Italia per tributargli l’ultimo saluto in piazza del Duomo a Milano. Se ne parla a “Zona Bianca”, talk politico su Rete4, mercoledì 14 giugno. L’inviato storico del Tg5, Toni Capuozzo, ha rivelato di essere rimasto molto colpito dalle persone assiepate lungo la strada: “Da Arcore a Piazza Duomo c’erano due ali di folla, non erano solo tifosi o fan. Credo che il dolore per la morte di Berlusconi vada al di là della sua gente”.

 

 

 

 

Il giornalista ha voluto pungere gli avversari di Berlusconi muovendo una critica ai suoi stessi colleghi: “Ricevo moltissime email in cui le persone sono attraversate da un ripensamento, se non politico, umano. E’ come se molti si fossero resi conto che si è perso un uomo che ha insegnato a combattere senza odiare. Riconoscono dentro di sé o nei giornali che hanno letto o scritto di aver odiato un po’ troppo”. Nell’omaggio al suo editore, Capuozzo ha insistito sul fatto che una parte di italiani dovrebbe fare autocritica per il modo in cui ha trattato Berlusconi: “Negli applausi di oggi c’è anche l’affetto per l’uomo più processato d’Italia, il primo avviso di garanzia lo ha avuto nel 1994 quando è entrato in politica. Sarebbe giusto che questo Paese abbia un po’ di sensi di colpa…o almeno ne tragga una lezione. Siamo avversari, non nemici”.