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Dimartedì, Corrado Augias asfalta la sinistra: non è in grado

Giada Oricchio

La morte di Silvio Berlusconi segna la fine di un’epoca. Il futuro di Forza Italia è tutto da decifrare, mentre il passato è già oggetto di analisi. Ospite del talk su La7 “diMartedì”, Corrado Augias, decano dei giornalisti ed ex europarlamentare, ha ammesso che il Cavaliere era innovativo e visionario: “Ha tolto il gesso e le giunture anchilosate alla comunicazione politica ma al tempo stesso ha eliminato le forme che stanno a una Repubblica come i riti a una chiesa”. Insomma, ha fatto barcollare la democrazia. Secondo Augias c’è una somiglianza tra Silvio Berlusconi e i successivi Donald Trump e Boris Johnson, così il conduttore Giovanni Floris ha chiesto: “E a sinistra a chi assomigliano?”, “Io non vorrei parlare della sinistra” ha risposto lo scrittore dopo una breve pausa e un sospiro appena accennato. Poi ha spiegato: “Non vorrei parlarne perché credo che la situazione sia molto grave per la sinistra ed è un danno per il Paese non tanto per la sinistra. La democrazia vive di equilibri, di contrasti civili, anche aspri, forti, ma fondati su progetti e indirizzi”. Augias ha concluso lapidario: “La sinistra in questo momento non è in grado di bilanciare la destra”.

 

 

 

E allora qual è il lascito politico di Silvio Berlusconi alla destra di Giorgia Meloni? “Intanto molti voti…” ha detto con una battuta il giornalista prima di descrivere il nuovo scenario: “Meloni è a un bivio. Può continuare a fare la leader di destra-destra oppure può approfittare del vuoto che si è creato e cercare di flettere verso una destra-centro cioè un partito conservatore. Non so che strada prenderà, non so se ha la forza e la saggezza, se saprà togliere gli impacci che ha intorno o se avrà voglia di farlo. Ma potrebbe farlo”.