L'accusa
Berlusconi, Sgarbi punta il dito in diretta tv: "Come lo hanno fatto morire"
La fine di un'era, la morte di uno statista che credeva nel valore del pragmatismo. La morte di Silvio Berlusconi è al centro di ogni dibattito e anche "L'Aria che Tira", la trasmissione di Myrta Merlino che approfondisce le ultime notizie di politica e di attualità, ha dedicato la puntata di stamattina all'addio al leader di Forza Italia. Tra gli ospiti anche Vittorio Sgarbi che, visibilmente provato, non ha potuto non spendere qualche parola per il Cav.
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Il critico d'arte, dispiaciuto per la morte dell'ex premier, ha preso parte alla discussione facendo luce su un aspetto che da molti era stato celato. "Lo conoscevo da anni e avevamo un ottimo rapporto", ha detto Sgarbi per chiarire il suo punto di vista. Poi il tono si è fatto solenne e ha continuato: "Vorrei dire che alcuni magistrati lo hanno fatto morire sotto processo, come nel caso Ruby. Un caso che non esiste da nessuna parte ma che è stato usato per colpire il politico e l'uomo".
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Solo a febbraio Berlusconi era stato assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter e il critico d'arte ha voluto sottolineare come il Cavaliere sia stato, fino alla fine, bersaglio preferito di buona parte della magistratura. Sgarbi ha usato un'espressione concisa e diretta, "Come lo hanno fatto morire", per lanciare sul tavolo del dibattito il peso di una persecuzione giudiziaria che ha infangato un leader politico senza sosta. Stando alle parole del saggista, si tratterebbe dell'ennesima conferma dell'odio ingiustificato della sinistra nei confronti di Berlusconi, un imprenditore e un politico che ha segnato la storia e le sorti del nostro Paese.