Percezione dei problemi
Sondaggio Ghisleri, le emergenze per gli italiani sono inflazione e clima
Le tragiche sollecitazioni dell’attualità modificano la percezione dei problemi che preoccupano di più l’elettorato. E se da una parte l’inflazione rimane il centro di gravità permanente delle emergenze degli italiani, con il 50% (+1,4% rispetto alle rilevazioni di 50 giorni fa), al secondo posto della scala dei disagi prioritari troviamo i risvolti del cambiamento climatico, con il 26,3% dell’elettorato che si dichiara preoccupato. Sono solo alcuni dei risultati del report di Euromedia Research spiegati dalla sondaggista Alessandra Ghisleri su La Stampa. Insomma, un intervistato su due ha a cuore il tema dell’aumento dei prezzi, mentre uno su quattro la crisi climatica. Che dai bassifondi di questa speciale classifica ha scalato un Everest a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna.
A chiudere il podio abbiamo l’apprensione per le tasse alte a carico delle aziende e delle famiglie italiane (25,9% con un +1,1% rispetto alle stime di quasi due mesi fa). Anche la sanità rimane una grande sofferenza degli italiani, tanto che il 25,5% degli intervistati, in aumento di quasi 4 punti percentuale, la fanno salire al quarto posto del ranking. Si parla in questo caso di “liste d’attesa per accedere a un esame per la tutela della propria salute”. Nella top 5 rientra il problema dell’immigrazione, che anche perdendo il 2% inquieta il 24,1% degli intervistati. D’altronde è forse il tema sul quale il governo Meloni ha battuto di più da quando è a Palazzo Chigi, nonché perenne cavallo di battaglia del centrodestra.
Cambiando argomento e passando alle intenzioni di voto degli elettori, Fratelli d’Italia secondo il sondaggio di Euromedia Research è saldamente al comando della gerarchia dei partiti. Grazie a un 29,6%, variato di un +0.8%. Anche il Partito Democratico di Elly Schlein cresce, riportandosi oltre la soglia del 20% (20,8). La terza forza politica è sempre il Movimento 5 Stelle che rimane pressoché stabile intorno al 16,5%. Carlo Calenda con Azione è al 4,5% mentre Matteo Renzi e la sua Italia Viva sono al 3,7%. La coalizione dominante è ancora quella di centrodestra, che con l’apporto di Lega, Forza Italia e Noi Moderati sfiora il 46% delle preferenze.