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Otto e mezzo, Lilli Gruber punisce Bocchino e Padellaro: la sfuriata in diretta

Giada Oricchio
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Lilli Gruber “punisce” come due scolaretti Italo Bocchino e Antonio Padellaro. Durante la puntata del talk “Otto e Mezzo” su La7, martedì 23 maggio, la conduttrice e gli ospiti si interrogavano sull’opportunità della nomina di Chiara Colosimo, esponente di Fratelli d’Italia, alla presidenza della commissione Antimafia.

L’elezione è stata accompagnata dalle polemiche per la presunta (ma smentita) amicizia tra la fedelissima di Giorgia Meloni e l’ex terrorista nero Luigi Ciavardini, condannato per la strage di Bologna. L’opposizione è uscita dall’Aula e alcune associazioni hanno protestato per una scelta “piena di ambiguità e ombre”. Antonio Padellaro ha osservato che è inadatta perché “il personaggio ha zone d’ombra nei rapporti con Ciavardini e i terroristi neri spesso sono stati una manovalanza aggiuntiva per la mafia”.

L’editorialista de “Il Fatto Quotidiano” ha sottolineato pure che è una presidenza debole in quanto non condivisa da tutte le forze politiche. Italo Bocchino, direttore de “Il Secolo d’Italia”, ha replicato che il suo cavallo di battaglia: “La maggioranza di destra ha vinto le elezioni e quindi decide le nomine, la sinistra deve smetterla di fare lezioncine. Colosimo è inadatta? Ancora non ha cominciato a fare quel lavoro, siamo al pregiudizio. Il problema è la storia personale? Ha detto che non è amica di Ciavardini, ha solo partecipato a un convegno dove c’era anche lui”.

Padellaro ha insistito: “Ma davvero non c’era nessun altro al posto di Colosimo?”, “Non lo decidiamo noi, ma la maggioranza! Voi della sinistra… sei della sinistra… non ti devi nascondere…” ha ribattuto Bocchino alzando i decibel della voce e trascinando Padellaro in un alterco: “Parlo da cittadino italiano… per te parla la tua biografia e storia politica… non sei un passante….” e via con il sovrapporsi delle voci tra accuse reciproche. Un comportamento che ha mandato su tutte le furie Gruber, mai così adirata: “Non vi interrompete! Oh, vi faccio togliere l’audio! Bocchino, Padellaro… Adesso vi interrompo”.

Ancora risentita per la caciara, la conduttrice li ha mandati dietro la lavagna: “Vi interrompo, io non tollero questi toni e modi nella mia trasmissione. Basta con questo ‘voi, voi’… primo: qui ognuno parla con la sua storia, le sue riflessioni, la sua cultura, secondo: se ognuno urla non si capisce niente e terzo: do la parola a Salvatore Borsellino”.

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