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Otto e mezzo, Bocchino zittisce Gruber e De Angelis: “Ragionamenti miopi su Meloni”

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“È stata una bella pagina di propaganda quella di oggi di Giorgia Meloni?”. È questa la domanda che Lilli Gruber, conduttrice di Otto e mezzo su La7, rivolge ad Italo Bocchino, direttore del Secolo d’Italia, nel corso dell’edizione del 9 maggio. L’ex parlamentare risponde senza remore sul tema riforme, tirando alcune bordate ad Alessandro De Angelis, altro ospite in studio che aveva bollato come “tutta propaganda” il lavoro del premier: “Non condivido le parole di De Angelis, secondo me è un ragionamento miope, nonostante gli occhiali. Il tema non è che si fanno le riforme per rafforzare il governo Meloni, che è abbastanza forte per l’investitura popolare e per la tempra e le capacità di Meloni, bisogna fare le riforme per attualizzare il nostro modello istituzionale. Anche la sinistra l’ha detto. I due più importanti presidenti del Consiglio della sinistra in Italia sono stati Massimo D’Alema e Matteo Renzi ed entrambi hanno provato a fare le riforme. Anche la sinistra sa che servono le riforme”.

 

 

“I numeri - prosegue Bocchino - parlano chiaro, sono sempre incomprimibili e testardi. Il 69% degli italiani vuole il presidenzialismo e la democrazia diretta. Allora chi ha vinto le elezioni, con gli elettori che gli hanno dato il mandato di andare verso la democrazia diretta, gli istituti demoscopici che danno queste cifre sul consenso, perché non dovrebbe farlo? Perché a qualcuno non piace e perché all’opposizione non piace? Ma l’opposizione - annota il giornalista - ha perso le elezioni. Elly Schlein si è fatta notare per l’interlocuzione con l’armocromista, che le ha fatto scegliere un bellissimo rosso magenta per la giacca. Le stava bene e richiamava il rosso del Partito Comunista Italiano. Poi per l’idiozia che ha detto sul fatto che all’Italia non servono le riforme e non sono la priorità del Paese”.

 

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