attacchi al concertone
Rovelli-Crosetto, siluro di Mentana ai sindacati: invitato per dire quelle cose
L'intemerata del fisico Carlo Rovelli contro il ministro della Difesa Guido Crosetto arrivata sul finire del Concertone del primo maggio ha creato il panico. L'esponente del governo Meloni è stato definito un piazzista di morte e Ambra si è scusata affermando che nessuno sapeva cosa avrebbe detto il prof, il quale ha ricevuto la replica dello stesso Crosetto dalla quale è nato un botta e risposta.
Ma davvero le parole di Rovelli sulla guerra in Ucraina sono state un fulmine a ciel sereno? Non sembra pensarla così Enrico Mentana, che nell'edizione di ieri sera di Tg La7 dopo che era andato in onda un servizio sulla vicenda ha commentato: "Resta da porsi una domanda, senza polemica perché ognuno può dire quello che vuole. Perché c'era il professor Rovelli al concerto del primo maggio? Non ci è andato di sua iniziativa, è stato invitato. Evidentemente per dire quelle cose", afferma il direttore.
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Per Mentana "il presidente della Repubblica dice esattamente l'opposto sui temi della guerra, quindi" Sergio Mattarella "è fuori linea, antisindacale, anti-Primo Maggio?". Il giornalista pone "timidamente queste domande perché se vogliamo fare il gioco che la pace è bella e la guerra è brutta siamo tutti d'accordo, ma la guerra non l'abbiamo certo provocata noi e il nostro paese sta a fianco di chi la guerra l'haa subita, dal 24 febbraio dell'anno scorso".
Parole precedute da un post sui social. "La cosa che mi è piaciuta di meno nell'intervento del fisico Rovelli al concerto del Primo Maggio è che - anche per il contesto - fa passare l'idea che aiutare gli ucraini sia di destra e bellicista, e invece non farlo sia di sinistra e pacifista. Io credo esattamente il contrario: a meno che difendere il più debole e l'aggredito contro la prepotenza dell'aggressore non sia diventato una colpa (del resto - la storia insegna sempre qualcosa - a Mosca esultarono e infierirono sui vinti quando Hitler invase la Polonia, e si congratularono quando invase la Francia)" , aveva scritto Mentana.