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Festa del 25 aprile, Roberto Gualtieri suona "Bella ciao" alla chitarra

Luigi Frasca
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«Bella Ciao», suonata alla chitarra sul palco del Palladium nel cuore della Garbatella. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha festeggiato così, in serata, il 25 aprile. E, la mattina, in diecimila hanno partecipato al corteo per il 78mo anniversario della Liberazione da largo Bompiani a Porta San Paolo. In testa l’Anpi l’Associazione nazionale partigiani, a seguire la Cgil con il segretario nazionale Maurizio Landini che ribadisce, «essere antifascisti oggi vuol dire applicare la Costituzione in tutte le sue parti». Il segretario ha reso omaggio ai Caduti insieme alle Istituzioni e alle delegazioni delle altre associazioni. Partenza quindi da Largo Benedetto Bompiani a ridosso delle Fosse Ardeatine dove poco prima una delegazione della Cgil ha reso omaggio ai Caduti insieme alle Istituzioni e alle delegazioni delle altre associazioni. Il corteo, ha attraversato i quartieri di Tor Marancia, Garbatella e Ostiense e si concluso a Porta San Paolo.

 

 

 

«Per essere un Paese democratico c’è stato bisogno di sconfiggere il nazismo e il fascismo, questo un fatto incontrovertibile. Una piazza bellissima per una festa che ha il cuore della nostra democrazia», così dal palco della manifestazione di Porta San Paolo il sindaco Gualtieri. «Roma e l’Italia sono antifasciste e democratiche e festeggiano a testa alta il 25 aprile. Grazie a tutte le associazioni che rappresentano i valori e la continuità della lotta di liberazione dal nazifascismo. Noi siamo fieri e siamo orgogliosi che grazie al coraggio dei partigiani noi siamo ora una Repubblica. E non avremmo avuto una Costituzione cosi avanzata che mette al centro i diritti civili e sociali», spiega Gualtieri. «Oggi è la festa nazionale, l’insurrezione delle città del Nord che sconfisse militarmente il nazifascismo. Non possono esserci scantonamenti e revisioni della storia da parte di nessuno, è il fondamento della nostra Repubblica e della nostra Costituzione. È Festa per tutti. Siamo qui, studenti, associazioni e società civile, tutti insieme per realizzare il disegno della giustizia sociale portato dalla Resistenza», aggiunge il presidente provinciale Anpi Roma, Fabrizio De Santis. «Ancora una volta - prosegue De Santis- quest’anno più che mai nel ricordo delle gappiste e dei gappisti di via Rasella, orgoglio della città, la Capitale celebra questa fondamentale ricorrenza per ribadire, con la necessità della memoria, l’impegno quotidiano e futuro per la completa attuazione dei principi fondamentali della Costituzione nata dall’antifascismo, dalla Resistenza e dalla Guerra di Liberazione, coi suoi valori irrinunciabili e inscindibili di Pace, Libertà e Giustizia sociale nella società di oggi».
 

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