Melissa Satta si sfoga dopo gli insulti sui social. Cosa dice su Matteo Berrettini
Dopo mesi di assenza di risposte, Melissa Satta ha deciso finalmente di affrontare le critiche contro di lei, con delle storie sul suo profilo Instagram ufficiale. La showgirl si è scagliata contro tutti coloro che la stanno criticando da tempo, che la stanno additando come la causa della "sfortuna" in campo del compagno attuale Matteo Berrettini. Un lungo sfogo quello della Satta, che ha accusato i suoi haters di sessismo e bullismo.
Video su questo argomentoMelissa Satta in costume da bagno, il suo lato b è da urlo
“Non sono solita fare questi tipi di video ma sto vivendo una situazione sui social surreale. Da mesi ricevo messaggi pieni di insulti. Messaggi di sessismo e bullismo. Io vengo attaccata per la mia storia personale e sentimentale che sto vivendo”, ha detto l’ex velina, per poi continuare: “In questo momento sto vivendo una relazione sentimentale con un’altra persona e voglio provare a essere felice. Vivo una vita normale fuori dai riflettori. In questi giorni non so per cosa vengo accusata, forse per essere donna e perché il mio compagno vive un momento difficile lavorativo. Se magari fosse successo dall’altra parte? L’uomo verrebbe colpevolizzato alla stessa maniera? (...) Perché odiare e offendere? Non concepisco questo tipo di ignoranza e voglio dire "basta" a questi leoni da tastiera che aprono Instagram e decidono di insultare qualcuno, oggi Melissa domani magari Francesca. Pensate se queste donne fossero vostra madre, la vostra fidanzata, la vostra nipote...Noi donne dovremmo unirci, dovremmo supportarci e gli uomini dovrebbero supportarci ed essere forse anche più gentili”. Nelle storie successive, poi, Melissa Satta ha pubblicato le foto di una lettera firmata dal suo avvocato, facendo intendere che sta prendendo provvedimenti contro i giornali che in queste settimane hanno pubblicato titoli contro di lei. Un totale di 8 storie Ig, quindi, che sono state il modo di Melissa Satta per "dire la propria", dopo lunghi e strazianti mesi di silenzi ingiustificati.