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In Onda, “più ego che lettori”. Specchia, viaggio nella crisi Renzi-Calenda
La rottura del Terzo Polo e la brutale lite tra Matteo Renzi e Carlo Calenda è la notizia della settimana politica. Il tema viene affrontato nel corso della puntata del 15 aprile di In Onda, talk show del weekend di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, in compagnia di Francesco Specchia, giornalista di Libero: “L’idea era chiara, era quello di un Centro che seguisse il tratto di Mario Draghi, anche senza Draghi e con lo spettro di Draghi. Tecnicamente questa cosa l’ha seguita la Meloni dal punto di vista economico e quindi ha reso biodegradabili qualsiasi cosa che dal Centro si spostava, tutto ha fluttuato verso la Meloni. Sono persone di una estrema intelligenza, loro hanno più ego che lettori. Quando due ego così forti si scontrano, dopo essersi stati utili reciprocamente per arrivare in Parlamento, è normale che scoppia qualcosa. Renzi non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da Calenda. Calenda ha più parlamentari e adesso c’è un problema formidabile per loro, quello dei gruppi parlamentari, dei soldi che gli spettano, ma si risolverà anche perché in Senato c’è una normativa diversa, che sfrutta il discorso del taglio dei parlamentari per cui bastano sei persone per fare un gruppo. State sicuri - dice il giornalista - che Renzi si prenderà l’ultimo senatore disponibile sulla piazza e farà il suo gruppo al Senato”.
“È vero che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata la decisione di Renzi di assumere la direzione editoriale de Il Riformista?” la domanda rivolta da De Gregorio a Specchia, che risponde così: “Credo di sì, quando diventi direttore di un giornale hai una forza di moral suasion superiore a quella di qualsiasi politico medio. Onestamente Calenda si è un po’ risentito, anche perché Renzi ti giri e non sai cosa faccia. Quando sorride sa già quando dare la colpa a qualcun altro. È bravissimo, è il miglior uomo di destra a disposizione”.