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Migranti, Giannini contro il governo sullo stato di emergenza: "Cattivista"

Giada Oricchio
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Migranti tra emergenza e risorsa. Il sottosegretario al ministero degli Interni, il leghista Nicola Molteni ha annunciato di voler apportare alcune modifiche al decreto Cutro sull’immigrazione, tra queste l’azzeramento della protezione speciale che si tradurrebbe con un pesante giro di vite sui permessi concessi a chi approda in Italia. Se ne parla a “Otto e Mezzo”, talk preserale su LA7, venerdì 14 aprile.

Il direttore de “La Stampa”, Massimo Giannini non va tanto per il sottile nel criticare la maggioranza di destra-centro: “Più che stato di emergenza, sono in stato confusionale. È un governo straordinariamente contraddittorio. È una narrazione cattivista: lo straniero è un nemico, ci invadono... non è così”. Il giornalista riconosce che gli sbarchi si sono triplicati ma sostiene che la situazione non sia tragica: “In Francia e Germania ci sono oltre 200mila richiedenti asilo, in Italia siamo a 70mila. L’emergenza è planetaria, non italiana, va gestita. Gridare di continuo alla sostituzione etnica non ci fa capire il problema. E infatti il governo non lo comprende e non è in grado di gestire il fenomeno. Ripeto: fa una narrazione cattivista”.

Giannini ha bocciato i decreti Salvini: “Sono un errore madornale e non vanno ripristinati” e ha dato la soluzione a un problema annoso e complicato: “Il governo sta rendendo falsamente allarmante la situazione, se noi sappiamo accogliere i migranti e ridistribuirli, l’emergenza non c’è più”.

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