Agorà, Ezio Mauro: capitolo nuovo. Cosa cambia con la bomba di San Pietroburgo
Per l'attentato avvenuto in un bar di San Pietroburgo di proprietà del capo del gruppo Wagner, Evgenij Prigozhin, in cui è rimasto ucciso il blogger nazionalista russo Vladlen Tatarsky è stata arrestata una donna di 26 anni, Daria Trepova: secondo una prima ricostruzione sarebbe accusata di aver portato al caffè una scatola con un busto del militare, al cui interno era confezionato dell’esplosivo. Ma è presto per stabilire la reale matrice dell'agguato. Ezio Mauro, giornalista e scrittore, nel corso della puntata di lunedì 3aprile di Agorà, su Rai3, ha spiegato che al momento "si possono fare soltanto delle ipotesi". L'ex direttore di Repubblica sottolinea che "la vittima aveva un milione di follower ed era molto seguita, faceva una propaganda assoluta e predicava al massacro con violenze militari. Quindi si può pensare a un'azione da parte di Kiev, oppure di una resistenza interna al regime sovietico che sarebbe l'inizio di un capitolo nuovo che non è ancora sperimentato. Ma attendiamo una verifica dei fatti".
Bomba nel bar di San Pietroburgo, muore il blogger nazionalista Tatarsky
L'interrogativo ora è: se dietro all'attentato ci fosse la mano di una resistenza interna, potremmo essere vicini a un regime change a Mosca? "Queste sono domande che ci si fa da molto tempo - argomenta Mauro - bisogna dire che Putin ha ancora un consenso molto robusto, soprattutto perché ha risvegliato la dimensione Imperiale della Russia, una dimensione eterna e che non era un prodotto del bolscevismo dell'ottobre dell'esperienza Sovietica", afferma il giornalista che prima non a caso aveva parlato di regime sovietico.
Video su questo argomentoBotto e fiamme: il momento in cui scoppia l'inferno nel bar di San Pietroburgo
"Putin ha saputo parlare a questa dimensione Imperiale che è viva nella popolazione e nell'anima russa, mentre l'Occidente ha creduto, a un certo punto dopo la caduta dell'Unione Sovietica, che la Russia potesse essere ridotto a una dimensione domestica, regionale di seconda categoria e non è così - spiega il giornalista - Putin ha saputo risvegliare l'ambizione dei russi di contare come potenza mondiale, non vuole riprosrtinare il comunismo ma il campo di influenza e autorità che c'era in epoca sovietica".