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Bruno Vespa batte le mani a Giorgia Meloni: "Non è arretrata su niente"

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"Non è arretrata su niente". Il giorno dopo l'intervento di Giorgia Meloni al Congresso nazionale della Cgil a Rimini Bruno Vespa applaude al premier. Il presidente "ospite" a casa del sindacato rosso (da 27 anni non si vedeva un premier all'evento), non ha incassato fischi. E non era affatto scontato. Anche se, dal palco, Meloni ha rimarcato che lei i fischi li prende "da 30 anni". 'Non mi spavento", ha detto. La presidente del Consiglio però ha ricevuto un solo breve applauso e un certo gelo da parte della platea per gran parte dei suoi 30 minuti di discorso.

Il conduttore Rai di fronte al coraggio del presidente non può fare a meno di battere le mani perché la leader di Fratelli d'Italia non ha avuto alcuna esitazione e si è recata nella tana del lupo. "Fa più rumore il fatto che dopo 27 anni un presidente del Consiglio sia tornato a un congresso della Cgil o che il primo premier di destra – una donna – non sia stata fischiata e alla fine perfino timidamente applaudita?" domanda il giornalista nel suo commento su Il Giorno.

Poi l'affondo sulla sinistra. "La rincorsa tra Pd e M5s temo che porti a poco, tranne sottrarsi reciprocamente gente nelle piazze. Gli stessi sondaggi che tolgono punti al leader grillino Conte per darli alla segretaria Schlein lasciano intatta la somma, lontana dieci punti dalla maggioranza. E allora è meglio arroccarsi o discutere?". 

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