Otto e mezzo, “operazione di propaganda”. Domanda al veleno di Gruber, odio su Meloni
Si approfondisce il tema dei migranti e le decisioni prese dal Consiglio dei ministri, che si è riunito a Cutro, nell’edizione del 10 marzo di Otto e mezzo, talk show di La7. Tra gli ospiti di Lilli Gruber c’è Lucio Caracciolo, direttore di Limes, che sviscera l’argomento: “Non è possibile punire gli scafisti all’estero, a meno di non impiegare clamorose operazioni dei servizi segreti, che dovrebbero operare in giro per il mondo in maniera segreta e cercare le singole persone. Ma ovviamente non può accadere e non accadrà, quantomeno per un Paese come il nostro. Mettere insieme trafficanti e scafisti mi pare discutibile, i primi sono i mandanti. Un approccio meno emergenziale e un pochino più concreto sarebbe utile. Per esempio noi continuiamo a praticare i sentieri disegnati un bel po’ di tempo fa dalla Bossi-Fini, sono sentieri che rendono di fatto impossibile la migrazione regolare nel nostro Paese”.
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“Però Meloni ha detto che si apriranno nuovi decreti flussi” fa notare Gruber al suo ospite, che prosegue poi nel discorso: “Questa idea un po’ universalista secondo cui si può fare un po’ di diritto universale in cui l’Italia d’accordo con il mondo determina le pene e il reato non sta né in cielo né in terra, non esiste. Accordi bilaterali sarebbero senz’altro possibili, ma bisogna uscire dalla logica dell’emergenza ed entrare nella logica secondo cui in Italia si può entrare regolarmente, con quote e accordi specifici con vari Paesi. Queste tragedie ci saranno sempre - sottolinea Caracciolo - ma quantomeno si potrà limitarle e si darà la possibilità a chi vuole venire a vivere in Italia di farlo, sarebbe un gran vantaggio per tutti”.
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“Il Consiglio dei ministri a Cutro è stata un’operazione sostanzialmente di propaganda quindi?” la domanda al veleno della padrona di casa. Caracciolo annuisce: “È stata fatta un’operazione di propaganda fallimentare, direi anche dal punto di vista di Giorgia Meloni. Più che un’operazione del governo mi è parsa un’operazione del ministero dell’Interno e di quella parte del governo, che è la Lega, che ha questo tipo di approccio emergenziale alla questione migratoria. Meloni mi pare più intelligente e più sensibile, ma ancora sta percorrendo la curva di apprendimento, anche dal punto di vista della comunicazione”.