Centinaio zittisce Parenzo e lascia di stucco Merlino: "Chi c'era in piazza a Cutro"
Il Consiglio dei Ministri a Cutro, luogo della strage di migranti il 26 febbraio scorso, si è trasformato in un processo al governo? La premier Giorgia Meloni e i ministri si sarebbero dovuti recare al Palasport della cittadina calabrese dove sono ospitate le 72 bare delle vittime in segno di rispetto? Se lo domandano a “L’Aria che Tira”, l’approfondimento del mattino di LA7, venerdì 10 marzo.
La conduttrice Myrta Merlino ha iniziato bollando come “una corrida tesa e caotica” la conferenza stampa per illustrare il decreto flussi e il leghista Gian Marco Centinaio, in collegamento, ha sottolineato che se fosse stato ministro non ci sarebbe andato: “E’ mia opinione personale che il Cdm si deve tenere solo a Palazzo Chigi”.
I toni però si sono infiammati quando il medico soccorritore Orlando Amodeo e Don Rosario Morrone, sacerdote di Steccato di Cutro hanno accusato il governo Meloni di non aver ancora chiarito il motivo dei mancati soccorsi, di disumanità e di mancanza di empatia. Critico anche il giornalista David Parenzo: “Per anni e anni hanno parlato di blocchi navali e ora si sono accorti che non sono possibili. Hanno scoperto che la questione è talmente grande che non possono gestirla senza l’aiuto dell’Europa”.
“Qualcosa non torna”. I dubbi di Centinaio sul barchino di migranti
Il vice presidente del Senato è sbottato: “In questa trasmissione c’è tutta gente che ha la verità in tasca. Avrei preferito ascoltarvi da telespettatore piuttosto che partecipare a una conversazione dove tutti sanno tutto. Io non ho verità assolute”. Poi Centinaio ha smentito Parenzo e difeso il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Ha detto che nel 2019, con lui agli Interni, si sono ridotti sbarchi e morti? E’ un dato di fatto. Era una situazione totalmente diversa rispetto all’attuale”, immediata la replica di Parenzo: “Esatto, stiamo dicendo la stessa cosa: era un altro periodo storico e non c’entra niente l’operato del ministro, Salvini dice una balla”. Il leghista non ha alimentato la polemica preferendo sottolineare: “Qui non c’è una vittoria della Lega e la sconfitta di altri. Abbiamo fatto delle proposte e tutti i colleghi di governo hanno ritenuto che la nostra fosse la miglior strada per combattere immigrazione clandestina. E mi dispiace se farò irritare qualcuno a Cutro”.