indignazione
Tagadà, “con 15mila euro al mese ha perso la testa”. Gomez spiana Serracchiani: mi indigna
Peter Gomez è furioso con Debora Serracchiani. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano è ospite della puntata del 6 marzo di Tagadà, il talk show pomeridiano di La7 condotto da Tiziana Panella, e si scaglia contro la capogruppo del Pd alla Camera e sulle sue parole sulla Mia, il nuovo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza: “Serracchiani mi indigna, si occupa di lavoro e non si rende conto che agli occupabili verranno dati 375 euro al mese invece che 500. Io non voglio fare il populista, però bisogna farlo. Se si guadagnano 15mila euro al mese si perde la testa. Vi pare che qualcuno possa vivere con 375 euro al mese? Ma dove? La verità è che in questo modo il governo porta avanti la sua politica dichiarata di destra e si pensa che dando molti pochi soldi a coloro i quali non hanno lavoro li si spinga ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi stipendio. Con un piccolo particolare, visto che l’Europa si sta mettendo d’accordo su un reddito minimo che vale anche per coloro i quali non hanno uno stipendio, non si possono affamare i poveri. Se dai 375 euro al mese stai dicendo alla gente di andare a lavorare in nero e di non dover mai rifiutare quel tipo di lavoro. C’è il tentativo - chiosa Gomez - di affamare i poveri”.
Ma cosa aveva detto di preciso Serracchiani nel commentare l'annuncio della ministra del Lavoro Elvira Calderone sulla Misura per l'inclusione attiva? Queste le sue parole: “La destra copia anche nel nome le buone pratiche di inclusione sociale varate dal Pd, contro cui anni fa avevano votato compatti. Avevamo introdotto la Misura attiva per l’inclusione sociale con caratteristiche del tutto analoghe nel 2016 in Friuli Venezia Giulia ma anche in Emilia Romagna col Res. Il centrodestra era schierato contro e arrivato Fedriga si sono affrettati ad abolirla, e intanto la Lega votava il reddito di cittadinanza nel Conte 1. A destra c'è un grumo di contraddizioni, governare i problemi sociali è altro”.