nuove convergenze
Michele Santoro, ritorno in tv su Rete 4? "Berlusconi glielo ha chiesto"
Clamoroso ritorno in tv per Michele Santoro che potrebbe tornare a "casa" del nemico di sempre Silvio Berlusconi. L'indiscrezione esplosiva arriva dalla Stampa secondo cui la nuova "convergenza" sulla guerra in Ucraina avrebbe favorito il "miracolo" del riavvicinamento, "tanto che Berlusconi avrebbe chiamato Michele Santoro per proporgli una trasmissione su Rete 4".
A manovrare sotto traccia per realizzare l’operazione sarebbe stato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che avrebbe "raccolto il malumore di Berlusconi per come i talk di informazione sulle reti Mediaset" trattino il tema della guerra e abbiano rimosso voci fuori dal coro. Per Sgarbi, si legge nel retroscena, nessuno potrebbe imputare all'ex volto Rai di essere asservito al Cavaliere visti i trascorsi tra i due. Non solo "Berlusconi si è fatto avanti anche perché ha avuto segnali incoraggianti da Santoro", spiega il quotidiano che cita la recente intervista in cui il giornalista ammetteva che nonostante l'età il presidente di Forza Italia ha una statura politica superiore a tanti politici di oggi.
Dal canto suo Sgarbi ha confermato la paternità del suggerimento: "Ho detto a Berlusconi: perché non dai quattro-cinque puntate a Santoro sulle reti Mediaset? Quasi tutti i conduttori di approfondimenti attualmente in onda sono allievi di Santoro ma sono tutti completamente allineati, in particolare sul conflitto russo-ucraino e sull’invio di armi dall’Italia. Un pensiero trasversale come quello di Santoro potrebbe essere utile. È lui mi è sembrato interessato a questa suggestione. Credo ci stia pensando. Poi se ne nascerà qualcosa dipenderà da loro", ha rivelarlo all’Adnkronos. Un talk show sulle reti del Biscione condotto da Santoro sarebbe davvero un colpo di scena nel panorama mediatico italiano. Chi non ricorda lo scontro epico nella puntata di Servizio Pubblico, nel 2013, in cui il Cav è entrato in studio e ha pulito la sedia dove poco prima era seduto Marco Travaglio.