In Onda, Senaldi punge Schlein: "Pd disperato se...". De Gregorio non ci sta
È la notte della verità nel Pd. Mentre arrivano i primi dati dai seggi delle primarie ci si interroga su come sarà il Partito democratico guidato da Stefano Bonaccini - il favorito della vigilia - o da Elly Schlein, che vede crescere le sue chance con l'aumentare dell'affluenza. Ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda su La7, domenica 26 febbraio, c'è il condirettore di Libero Pietro Senaldi. I primi, provvisori dati vedono la candidata alla segreteria in testa. Se vincesse si tratterebbe di una "bocciatura del Pd in generale", spiega il giornalista.
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Il perché è presto detto. Schlein si è presentata come un "candidato di rottura con gli ultimi due decenni di storia del Pd. E poi il fatto che la maggior parte degli elettori si affidi a un punto di domanda, perché Schlein non viene da un percorso politico ricchissimo, è una notizia nella notizia", argomenta Senaldi che parla di un "gesto disperato" da parte degli elettori del Pd, ossia "affidarsi al primo che passa e che ti dice le cose che vuoi sentirti dire".
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Frasi che provocano la reazione seccata di De Gregorio, secondo cui l'esperienza di Schlein è sufficiente a non farla catalogare come "la prima che passa". Enrico Mentana media le due posizioni: "È vero che la Schlein è neoiscritta al Pd, vuole dimostrarsi come qualcosa di diverso ma è vero anche che prende il suffragio di Franceschini, Orlando e Bersani, quindi non è l'alternativa all'establishment", afferma il direttore del Tg La7.
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