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Agorà, il generale Leonardo Tricarico: gli arsenali russi scarseggiano

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La guerra in Ucraina è arrivata al primo anno di conflitto. Per ora non si riesce a intravedere la fine ma molti analisti ritengono ci siano già le prime crepe nell'apparato militare di Mosca. Tra questi c'è il generale Leonardo Tricarico, presidente dell'Icsa (Intelligence Culture and Strategic Analysis) che ha partecipato alla trasmissione Agorà in onda il 24 febbraio su Rai3.

 

 

  

 

"C'è una condizione di stallo che è quella che ha caratterizzato finora l'intera operazione -  ha detto il generale Tricarico - Si tratta di una sorta di tiro alla fune dove prevale l'uno o l'altro ma senza significativi progressi sul campo. Si tratta di una guerra di logoramento della quale non è dato intravedere la fine. E' a tempo indeterminato. Può darsi che il logoramento comporti una attività molto più blanda o il confronto assuma le caratteristiche di un fiume carsico per poi riemergere tra qualche anno come è successo dopo il 2014. Da parte russa c'è un impoverimento degli arsenali che vengono riforniti con grande difficoltà perché l'industria nazionale non ha la capacità di produrre quello che viene speso e il mercato internazionale è un po' ostico per la Russia. Dall'altra parte, invece, c'è un incremento delle armi grazie agli aiuti occidentali che, sia qualitativamente che quantitativamente, danno confidenza all'Ucraina di poter prevalere".        

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