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Omnibus, Revelli si sfoga: “Giorni terribili per le sorti dell'umanità”. Accuse a Biden e Putin

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Marco Revelli, politologo e saggista, è stato ospite in collegamento dell’edizione del 23 febbraio di Omnibus, il talk show mattutino di La7 condotto da Gaia Tortora, che approfondisce gli ultimi sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina, in particolare quello della minaccia atomica e il ritorno della corsa agli armamenti nucleari: “È in corso un’escalation, in questo anno di guerra c’è stato un accrescimento costante di mezzi distruzione sul campo, ora continua e ha raggiunto un punto di allarme rosso. Vladimir Putin annuncia quello che noi sappiamo, che la Russia è una potenza nucleare, chi si è terrorizzato per questa guerra l’ha detto fin dall’inizio, bisogna far attenzione se la politica è solo quella delle armi, all’orizzonte, dicevano, c’è una catastrofe universale e non la vittoria di qualcuno. Questo è avvertito dall’opinione pubblica”. 

 

 

“C’è - sottolinea ancora Revelli - una guerra terribile che si gioca sul terreno, con i corpi dei morti e delle vittime, ma si gioca anche una guerra delle narrazioni, dello spettacolo. Putin ha scelto lo stadio di Mosca, le giornate dei combattenti per fare il proprio spettacolo, Joe Biden ha scelto Kiev per fare il proprio spettacolo, la propria narrazione. Trovo avvilente la trasformazione di questa città martire in un set cinematografico globale dove si va a rappresentare sé stessi e a lavorare per ottenere qualche voto in più alle elezioni o per fare qualche punto in più sul gioco delle alleanze internazionali. Quello è un popolo massacrato, bisognerebbe piegarsi sulla loro sofferenze e non utilizzarla - ammonisce il politologo prima di concludere - come scenario per fare comparsate. Scusate lo sfogo, ma sono giorni davvero terribili per chi pensa alle sorti dell’umanità. Su questa strada che punta esclusivamente sulle armi si finisce nell'abisso... Non si finisce con la tregua o con il cessate il fuoco, ma in un conflitto sempre più ampio".

 

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