retroscena

L'Aria Che Tira, Antonio Caprarica attacca la magistratura sul Ruby Ter

Giada Oricchio

L’assoluzione del premier Silvio Berlusconi nel processo Ruby Ter perché “il fatto non sussiste” è l’argomento di apertura del programma di La7 “L’Aria che Tira”, giovedì 16 febbraio. Se il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha usato parole di fuoco contro la magistratura (“è il cancro del Paese”) per i molteplici processi al fondatore di Forza Italia, il giornalista Antonio Caprarica ha preferito argomentare sul disastroso impatto internazionale della vicenda rivelando un doppio retroscena.

 

 

 

 

L’ex inviato Rai nel Regno Unito ha ricordato che nel 2011 (il bunga bunga è scoppiato nel 2010, nda), durante un collegamento con una trasmissione sulla BBC stava aspramente criticando il magnate Rupert Mardoch per le intercettazioni abusive commesse dai suoi giornalisti quando la conduttrice lo ha interrotto: “Mi disse, "beh, ma lei cosa ci può dire...lei che ha un primo ministro che fa il bunga bunga non è il più adatto a tenere lezioni di etica pubblica. Io mi arrabbiai e difesi Berlusconi puntualizzando che la giustizia avrebbe fatto il suo corso”. E ancora: “Poi nel quartiere di Chelsea a Londra nacque un night club che si chiamava Bunga Bunga frequentato anche dai figli di Re Carlo, Harry e William”. Dopo la nota di colore, Caprarica si è fatto serio e ha incenerito la magistratura italiana: “In queste ore in Italia c’è un po’ di sguaiataggine per l’assoluzione, un conto è la verità storica e un conto quella giudiziaria. Per questo, mi permetto di criticare la pubblica accusa che si è messa nella posizione di produrre prove non utilizzabili. Bisogna dire le cose come stanno!”.