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Ruby ter, Berlusconi assolto. Ghisleri rivela cosa pensano gli italiani

Giada Oricchio
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L’assoluzione di Silvio Berlusconi (insieme ad altri 28 imputati) nel processo Ruby ter dal reato di corruzione in atti giudiziari “perché il fatto non sussiste” (le cosiddette “olgettine” non potevano testimoni nei processi Ruby 1 e Ruby 2 in quanto “indagate di reato connesso in base agli indizi non equivoci a loro carico”) ha suscitato molte reazioni politiche: la premier Giorgia Meloni ha salutato la sentenza come “un’ottima notizia”. E l’opinione pubblica cosa ne pensa? Gli italiani sono ancora interessati ai guai giudiziari dell’ex premier? Lo ha rivelato la direttrice di Euromedia Research, Alessandra Ghisleri.

In collegamento con la trasmissione “Tagadà”, mercoledì 15 febbraio, la sondaggista ha spiegato che i 135 procedimenti a carico del fondatore di Mediaset (sempre assolto, tranne in uno) non hanno cambiato la direzione del voto degli italiani, ma “sono stati una goccia che ha scavato la pietra, poco a poco ha leso soprattutto il rapporto con l’elettorato femminile di Forza Italia”.

Ghisleri ha sottolineato che data l’importanza politica e non del Cavaliere non c’è da stupirsi per la richiesta di una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia: “La vicenda ha leso l’immagine di uno degli uomini più potenti e ricchi della Terra. Sedeva ai G7, ai G20, tra gli amici aveva i presidenti americani. Senza entrare nel merito della vicenda, Berlusconi è sempre stato sotto scacco nel bene e nel male. Tutte le sue operazioni sono state fatte con una spada di Damocle”.

Secondo Ghisleri, chi votava per il leader di Forza Italia, lo ha fatto nonostante i processi anche se con il passare degli anni quelle vicissitudini hanno inciso nella morale degli italiani presi a interrogarsi sull’opportunità per un “signore di quell’età rappresentante delle istituzioni” di fare certe cose nel privato e ha aggiunto: “Si è gonfiato tutto come un soufflé. Ma in fondo per gli italiani erano fatti più personali che politici, consideravano le due cose indipendenti. A differenza del caso Panzeri (lo scandalo europeo Qatargate, nda) molto sentito perché alle persone viene il dubbio che certe scelte economiche fatte dall’Europa in favore della Cina siano prese sotto una determinata spinta”.

L’esperta di rilevamenti demoscopici ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione su un problema più generale: “Si inizia a capire l’importanza di sistemare la giustizia in modo che abbia meno fini politici e più scrupolo verso le persone”.

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