il filosofo
Cospito, Cacciari tuona sul 41 bis: "Qual è la logica". Chi massacra
Massimo Cacciari tuona sul caso Cospito, il leader anarco-insurrezionalista che rischia la vita dopo mesi di sciopero della fame contro il 41 bis. Nel mirino del filosofo è finito il ministro di Grazia e Giustizia, Carlo Nordio. In un’intervista per “La Repubblica”, Cacciari, che in queste settimane ha firmato l’appello di alcuni giuristi per revocare il 41 bis, ha definito il carcere duro ad Alfredo Cospito “una perfetta ingiustizia che somiglia molto a una tortura”. E si è dissociato da Nordio che ha confermato la misura carceraria presa dalle autorità competenti: “Io avrei fatto diversamente. (…). Sono stupito che una persona come Nordio, che ho sempre conosciuto come un garantista, abbia deciso di avallare un simile trattamento, alla stregua dei più pericolosi terroristi e stragisti mafiosi. Che poi Cospito possa minacciare la sicurezza dello Stato è davvero fantapolitica”.
L’ex sindaco di Venezia è convinto che l’esponente anarchico non meriti un trattamento simile e lo ha ribadito con un linguaggio colorito: “L’anarchico Cospito non è Riina. E il 41 bis è una misura estrema che non può essere usata a capocchia. Più grave è la pena e più dev’essere motivata e usata con estremo rigore e misura. Questa è civiltà giuridica. Fuori crescono le azioni anarchiche? Scusi, ma dov’è la logica? Se lei mi arresta, e fuori c’è qualcuno che uccide e ammazza, lei dà l’ergastolo a me? Ma siamo pazzi?”.