L'Aria che Tira, retroscena di Buccini: “Che fine farà la riforma delle autonomie dopo le regionali…”
“C’è un non detto sulla partecipazione di Sergio Mattarella a Sanremo 2023?”. La domanda viene posta a Goffredo Buccini da Francesco Magnani nel corso dell’edizione dell’8 febbraio de L’Aria che Tira, il talk show di La7, che analizza gli scenari della politica: “Non lo so, non faccio di certo l’interprete, il presidente della Repubblica rappresenta l’unità nazionale, non c’è alcun dubbio. La seconda parte della Costituzione non è inviolabile, la parte intangibile è quella dei principi e anzi è stata toccata sciaguratamente dalla sinistra per cercare di sterilizzare l’avanzata della Lega, aprendo un vulnus della Costituzione con la riforma del Titolo V, di ormai oltre venti anni fa. Da questo entra questa sciagurata ipotesi dell’autonomia differenziata”.
"Certi magistrati sono devastanti". L'attacco di Faraone
“Cerco di farla semplice - spiega così Buccini il proprio punto di vista -. Il punto chiave sono i Livelli Essenziali di Prestazione, i LEP. Sono i servizi sociali fondamentali che devi garantire a tutti i cittadini dalle Alpi a Lampedusa, sennò non hai l’Italia unita. I LEP non si sa come verrebbero finanziati, perché non sono finanziati dentro questo progetto. Se tu non lo finanzi stai distruggendo l’unità nazionale evidentemente, visto che c’è già una situazione di grandissima sprerequazione. Se tu li finanzi stai distruggendo le casse del Paese, perché devi fare un intervento talmente forte che non ti puoi permettere. In realtà - spiega il giornalista del Corriere della Sera prima di concludere - la cosiddetta riforma Calderoli contiene in sé un solo elemento autodistruttivo, di buono ha una cosa, che tra cinque giorni dopo le elezioni regionali non ne sentiremo mai più parlare e ce la toglieremo dai piedi questa grande idiozia”.