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Sanremo 2023, Sgarbi all'assalto: "Tre simpatizzanti del Pd", tweet incendiario
Sul palco dell'Ariston i Fratelli d'Italia sono solo quelli dell'Inno nazionale cantato da Gianni Morandi davanti al presidente Sergio Mattarella. Per il resto, al Festival di Sanremo - il quarto della gestione Amadeus - si è sentita la solita musica, compreso l'intervento di Roberto Benigni. Davanti alla tv come milioni di italiani c'è anche Vittorio Sgarbi che dà una lettura fuori dal coro dell'inizio della manifestazione più importatane dello spettacolo tricolore. "Sanremo 2023 popolare e populista, ma indifferente alla volontà degli elettori" scrive il sottosegretario alla Cultura su Twitter.
Sgarbi sottolinea che "Sanremo apre con tre simpatizzanti del PD: Mattarella che vi fu iscritto, Benigni che prese in braccio Veltroni, Morandi che ha sempre votato PCI e PD. A Sanremo cambiano solo i vestiti dei cantanti", è la stoccata del critico d'arte.
"Il mio articolo preferito della Costituzione è il 21, e dice una cosa con un linguaggio semplice che sembra scritto da un bambino: tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. E se lo hanno scritto vuol dire che ce n'era bisogno. Per me è l'architrave di tutto", ha detto tra l'altro Benigni. "Prima, durante il Ventennio fascista non si poteva pensare liberamente, e non si sarebbe potuto fare neanche il Festival di Sanremo. Ancora oggi in alcuni Paesi le persone vengono incarcerate solo perché ballano o cantano, non lontano da noi. L'unica maniera di fare qualcosa per il futuro è avere il passato sempre presente, e ricordarci che quello che abbiamo può sempre esserci tolto", è il passaggio politico che molti hanno criticato.