Non è L'Arena, scontro fra Sallusti e Amurri. Il direttore la zittisce: "Non starnazzare"
Scontro tra Alessandro Sallusti e Sandra Amurri a “Non è l’Arena”, il talk di LA7. Nella puntata di domenica 29 gennaio, il conduttore Massimo Giletti è tornato sulla cattura del boss stragista Matteo Messina Denaro e sull’ipotesi di un patto tra la mafia e Antonio D’Alì. Facciamo un passo indietro. Il 22 luglio 2021, la Corte d'Appello di Palermo ha condannato D’Alì, ex senatore di Forza Italia e sottosegretario all'Interno, a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo d'appello bis (la Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza della Corte d'appello di Palermo che nel 2016 lo assolse per le contestazioni successive al 1994 e dichiarò prescritti i reati antecedenti a quella data).
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Per i pm, avrebbe avuto rapporti con le cosche e con esponenti di spicco dell'organizzazione quali Matteo Messina Denaro, Vincenzo Virga e Francesco Pace. Dei presunti collegamenti di D'Alì con la mafia hanno parlato vari pentiti. La sentenza è diventata definitiva a dicembre 2022. Ieri, Giletti ha ospitato la famiglia del prefetto Fulvio Sodano che 20 anni fa sarebbe stato allontanato su pressione di D’Alì.
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Il direttore del quotidiano “Libero”, Alessandro Sallusti, ha fatto notare: “La verità non coincide con una verità giudiziaria. Non è mai stato condannato per quel tipo di reato (aver chiesto il trasferimento del prefetto, nda)”, “Cosa dici?! C’è una sentenza, perché non leggi prima di parlare?! E’ in sentenza” ha replicato Amurri. Sallusti ha attaccato: “Ho già detto che l’articolo 41 bis l’ha fatto il governo Berlusconi nel 2002, so che ti spiace ammettere che Berlusconi ha combattuto duramente la mafia… non depistare…” e la giornalista: “Io resto ai fatti. Ti sto depistando? Ma usi termini mafiosi?”.
L’acceso botta e risposta è proseguito con il direttore che provava a riprendere il filo del ragionamento: “Io non dubito della verità della famiglia, dico che gli avvocati…” e Amurri non lo ha lasciato finire: “Non è la verità della famiglia! E’ scritto in sentenza! Ti è chiara la differenza?! Non ci capiamo? Ci capiamo benissimo a meno che te ignori il significato delle frasi che pronunci”. Controreplica adirata di Sallusti: “Non sto difendendo D’Alì! Forse c’è un equivoco generale su questo. Il senatore ha una condanna in giudicato, si può dire che è un mafioso. Io sto dicendo che se è successo quello che è successo con il prefetto, c’è stato qualcosa che non ha funzionato e non è soltanto colpa del senatore”.
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La tensione ha fatto degenerare il confronto: “Ma esiste o no una sentenza? Dillo!” lo ha incalzato Amurri e Sallusti ha perso le staffe: “Non urlare… non starnazzare… non starnazzare”, “Non starnazzare lo dici alle persone che te lo permettono… Abbi rispetto e non usare questi termini, io non te lo permetto!” ha concluso offesa l’opinionista.