caso cospito
Agorà, “busta con proiettile e minacce ai giudici”. Sale la paura, anarchici pronti a colpire
Il direttore del Tirreno Luciano Tancredi è ospite dell’edizione del 30 gennaio di Agorà, il programma mattutino di Rai3 condotto da Monica Giandotti, in cui racconta di aver ricevuto una busta con un proiettile e tutto ciò che ne è scaturito. “È arrivata - il racconto del giornalista - prima di Capodanno. La lettera è firmata dalla ‘A’ dei gruppi anarchici del Fai e c’è scritto che se Alfredo Cospito muore ogni giudice sarà un bersaglio. Poi finisce con ‘Fuoco alle carceri’”.
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La lettera nasce dalla protesta per la detenzione al 41 bis di Cospito, anarchico condannato con l'accusa di terrorismo e detenuto presso il carcere di Sassari. Tancredi va avanti nel parlare dell’episodio di minaccia: “Dopo aver ricevuto la lettera avvisiamo subito le forze dell’ordine, con la Digos che sequestra la lettera e decidiamo di comune accordo di non pubblicarla per non dare visibilità. Nel frattempo siamo costantemente informati dalle forze dell’ordine dello sviluppo delle indagini e del monitoraggio delle cellule più presenti sul nostro territorio, che è la Toscana, soprattutto la fascia Nord, collegata con Liguria, Piemonte e Veneto, dove le cellule sono più attive e radicate. Teniamo sotto controllo la situazione fino all’altro ieri con gli attentati a Barcellona e Berlino, con la manifestazione a Piazza Trilussa e con la molotov al Commissariato Prenestino. A quel punto - chiosa Tancredi - decidiamo che andasse informata anche l’opinione pubblica oltre le istituzioni e le forze dell’ordine”.