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L'Aria Che Tira, l'affondo di Renzi contro i giudici: chi sbaglia deve pagare

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Intecettazioni sì, intercettazioni no. Il tema chiama al confronto politico ma Renzi si sfila e lo ritiene secondario rispetto alle esigenze del Paese. Secondo il leader di Italia Viva, è necessario mettere al primo posto il tema della non punibilità dei magistrati che, quando sbagliano, non pagano. Se n'è parlato nel corso della trasmissione L'Aria Che Tira in onda su La7 il 24 gennaio.

 

 

 

 

"Per trent'anni Messina Denaro è stato a casa sua e non c'è stato un giornalista che dica: ma com'è possibile che nessuno l'ha mai trovato? - si è chiesto Renzi nello studio di Myrta Merlino - Giletti domenica ha fatto una trasmissione in cui ha fatto parlare uno che tre mesi fa gli aveva detto: Messina Denaro tra poco potrebbe essere preso perché ha una grave malattia. Invece stiamo qui a discutere delle intercettazioni facendo credere che ci sia qualcuno che non vuole le intercettazioni. Attraverso le intercettazioni, molti di voi hanno rovinato la vita di persone innocenti. A me interessa che chi sbaglia paga. Ho preso tanti soldi dalle diffamazioni. Insomma se un giornalista sbaglia deve pagare. Ma se un magistrato sbaglia non paga mai. Ci sono 98 magistrati su 100 bravi e che fanno bene il loro lavoro come ha fatto Carlo Nordio. Ma nessuno affronta il problema di quei 2 o 3 che fanno confusione e che hanno interessi. C'è un Paese che è in difficoltà e voi continuate a parlare di argomenti che non affascinano nessuno. Ora le intercettazioni sono il nuovo "cinghialaio". Il tema è: lo togliamo il potere alle correnti del Csm o no? Se Nordio viene in Aula e dice: voglio che in magistratura chi sbaglia paga. Se Meloni viene in Aula e dice: io voglio fare un Piano Mattei per il gas io voto a favore. Se Meloni alza la benzina, dà i soldi alle società di calcio o leva la 18App io le dico che non sono d'accordo. Insomma vorrei essere legato ai temi veri".                  

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