non è l'arena
Non è L'Arena, Cacciari difende Nordio: "Fa bene, abuso di intercettazioni"
"Fa bene, è una questione di buonsenso”: Massimo Cacciari, ospite del talk di LA7, “Non è l’Arena”, domenica 22 gennaio, si è schierato con il ministro di Grazia e Giustizia, Carlo Nordio, sulla necessità di limitare le intercettazioni telefoniche. Il filosofo ha premesso: “È una questione di buonsenso, ragioniamo: è evidentissimo che le intercettazioni sono uno strumento fondamentale per colpire organizzazioni criminali e terroristiche. Senza queste e senza il lavoro dell’intelligence non potremmo affrontare la mafia o non avremmo potuto affrontare il terrorismo negli anni ‘70. Questo è pacifico”. Ma c’è un ma ed è il seguente: “È altrettanto evidente che è stato fatto un tremendo abuso di questo strumento senza mai riuscire a punire i responsabili o senza mai venire a sapere chi aveva dato ai giornali i testi delle intercettazioni, comprese cose che non avevano alcun interesse giuridico o penale” ha tuonato l’ex sindaco di Venezia.
L’osservazione di Cacciari si fa pungente: “È stato uno schifo! La gestione di questo strumento fondamentale per la lotta alla criminalità e alla corruzione ha fatto schifo! Nordio fa benissimo a mettere mano alla materia, bisogna far ordine. Ci devono essere delle regole per risalire a chi ha commesso l’abuso, così da punirlo severamente”. In precedenza, l’intervista di Massimo Giletti all’accademico aveva riguardato le spine del Pd che, fra poche settimane, eleggerà il successore del segretario Enrico Letta. Cacciari ha riservato una frustata ai candidati dem: “Non andrò a votare (alle primarie, nda) perché non ho capito assolutamente nulla, non so in cosa si distinguano i contendenti. Oltre al discorso di rifondare, non ho capito quali siano le politiche fiscali, del lavoro e dell'occupazione. Non so quale sia la differenza rispetto al tran tran del Pd fino a Giorgia Meloni”.