scontro legale
Gina Lollobrigida, ecco l'accordo segreto con Rigau: la verità sul matrimonio
È il giorno dell'ultimo saluto a Gina Lollobrigida. È il giorno dell'addio, della Camera ardente in Campidoglio. Tantissimi fan sono arrivati a Roma per un omaggio alla Bersagliera, scomparsa a 95 anni dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute. "Da alcuni giorni dopo il ricovero alla Pio XI si è aggravata, ero lì quando è morta", racconta il prof. Francesco Ruggiero, il medico amico di Gina.
In prima fila alla camera ardente c'è anche Xavier Rigau, l'uomo spagnolo che ritiene di essere il marito della Lollo. E che si è presentato alla clinica dov'è morta la diva. Lei, in vita, l'ha sempre rifiutato: ci sono decine e decine di interviste in cui ha detto di non averlo voluto sposare e di aver cambiato idea prima del sì. Le nozze, però, sono state celebrate per procura (quindi senza la presenza fisica della Lollo) e Rigau le avrebbe iscritte nel registro delle unioni in Spagna, ma non in Italia. Dove, invece, il Vaticano con una dispensa papale (le motivazioni sono segrete) ha sciolto le nozze in data 19.1.2019.
Adesso, spunta un accordo segreto firmato nel 2006 da Rigau e la Lollo. I due, secondo le indiscrezioni, avrebbero scelto di mettere nero su bianco come esclusivo rito matrimoniale quello religioso. Però, la diva - forse per precauzione - ha sottoscritto un accordo prematrimoniale con lo spagnolo. E quindi spunta questo documento, tenuto segreto fino ad ora, in cui entrambi (Lollo e Rigau ndr) si impegnano a "non richiedere, né unitamente né disgiuntamente, la trascrizione del matrimonio in sede civile, in qualsiasi Paese o nazione del mondo e a mantenere distinti e separati anche in futuro i loro rispettivi patrimoni". Questo è quanto emerge dalle carte.
Ricapitoliamo: la Lollo e Rigau avevano deciso di sposarsi (prima che i rapporti si incrinassero). La Bersagliera, però, ha preteso un accordo prematrimoniale per mettere tutto nero su bianco. Da uno stralcio dell'accordo, si legge: "Le parti si impegnano a celebrare il matrimonio esclusivamente in forma religiosa non volendo che dallo stesso conseguono effetti civili. Si impegnano a non trascrivere nè unitamente, nè disgiuntamente il matrimonio in sede civile in qualsiasi Paese o nazione del territorio". Un documento importantissimo che, davanti ai testimoni, potrebbe mettere la parola fine in modo definitivo alla vicenda.