dem allo sbando
Tagadà, De Angelis sulle primarie Pd: non ci sono proposte per l'Italia
Si avvicinano le primarie Pd. E i candidati alla segreteria dem continuano a dibattere sul nulla. A mettere il dito nella piaga ci pensa Alessandro De Angelis, vicedirettore dell'Huffington Post, ospite in collegamento durante la puntata di "Tagadà" del 16 gennaio. De Angelis mette in evidenza che i candidati Pd non riescono a parlare di proposte concrete per l'Italia ma si limitano a dibattere di voto online. Mentre i problemi del Paese sono ben altri.
"La Schlein viene in studio o si collega da Marte? - si chiede sarcastico il vicedirettore dell'Huffington Post - La lontananza dalla realtà è enorme. La settimana scorsa il gruppo dirigente del Pd è stato impegnato in una riunione "drammatica" come quella sulle primarie online. I benzinai, ad esempio, non pensano ad altro. Per poi arrivare alla conclusione che, se uno si rompe una gamba, può anche votare online. Non c'è una proposta per il Paese. Non ho capito quali sono le principali differenze tra Schlein, Bonaccini, Cuperlo e De Micheli. Sono tutti molto ambientalisti, femministi. Insomma sembra il conformista di Giorgio Gaber. Sono tutti per autoassolversi e per il salario minimo. Ma perché questo gruppo dirigente ha portato la sinistra al risultato più disastroso del dopoguerra? Ho anche letto che il primo atto che farà Bonaccini sarà andare a parlare con Meloni. Se fossi il suo spin doctor gli consiglierei, invece, di portare 1 milione di persone in piazza da capo dell'opposizione. E' un dibattito che si dovrebbe scaldare un po', ci vuole un po' di pathos. Il congresso non è un pranzo di gala. Serve una proposta per il Paese, un po' di sano scontro. Andrebbe chiarito chi vuole rappresentare il Pd? Qual è la sua base sociale? Ma ci rendiamo conto che il primo sciopero contro il governo Meloni l'hanno fatto i benzinai e non la Cgil? E la sinistra non ha fatto ancora una manifestazione degna di questo nome".