caso test rapidi

Piazzapulita, Crisanti insiste su Zaia: "Quando leggo le trascrizioni..."

Valentina Bertoli

Un rapporto teso, un gioco di idee e visioni contrastanti. Andrea Crisanti e Luca Zaia sono ai ferri corti. Le dimissioni dall’Università di Padova del primo hanno mandato in tilt il rapporto tra il noto microbiologo e il presidente della regione Veneto. A rendere più netto il contrasto sono l’indagine sui tamponi rapidi anticovid avviata dalla Procura di Padova e la diffusione di alcune intercettazioni telefoniche che riguardano lo stesso Crisanti. A “Piazzapulita”, programma di approfondimento politico, il neosenatore è diretto: “Io e Zaia come cane gatto? Quando leggo le trascrizioni di alcune telefonate sobbalzo”.

Una querelle infinita. Dal 2020 Andrea Crisanti, celebre microbiologo, e Luca Zaia, presidente della regione Veneto, sono i protagonisti di uno scontro di natura politica ed istituzionale. All’origine dell’inasprimento dei rapporti e dell’inchiesta giudiziaria che ne costituisce il filo conduttore c’è il ricorso diffuso da parte del Veneto ai test antigenici negli ospedali e nelle Rsa per anziani, all'apice della prima ondata di Covid. La miccia è esplosa grazie all’inchiesta di “Report”, trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci. A far saltare ogni spazio di comprensione sono state infatti le intercettazioni effettuate dalla Procura di Padova. Sono stati indagati Roberto Rigoli, ex direttore del laboratorio di microbiologia di Treviso, e Patrizia Simionato, dg di Azienda Zero, sulla base di un esposto partito proprio da Andrea Crisanti.

I due dovranno rispondere di falso ideologico e di turbata libertà di scelta del contraente. Se per Crisanti i test antigenici Abott acquistati dalla regione Veneto nell’estate del 2020 sono poco affidabili, Rigoli ha confermato che la corrispondenza “è sovrapponibile nella totalità dei campioni esaminati”. Mentre si attendono gli esiti della prossima udienza, fissata il 6 febbraio, il professore Crisanti è ospite a “Piazzapulita”. Il conduttore Corrado Formigli, sorridendo, chiede il motivo dell’astio tra il suo ospite e Luca Zaia: “Perché vi detestate? Siete cane e gatto”. La risposta del microbiologo non si fa attendere: “Ma no, io non ho nulla contro. Chiaramente quando leggo le trascrizioni delle telefonate, sobbalzo!”.