Otto e mezzo, la profezia di Montanari sul Pd dopo la candidatura di Cuperlo: "Un disastro"
La moltiplicazione delle candidature nel Pd è direttamente proporzionale alla mancanza delle idee nel partito. Se continuano così sarà un disastro. È questo il ragionamento del rettore dell'Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, ospite di Otto e mezzo nella puntata di venerdì 23 dicembre su La7.
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"Con tutta la stima e l'affetto per Gianni Cuperlo penso che se il Pd continua così difficilmente uscirà da qualcosa. Il punto non sono i nomi. Mi pare che la moltiplicazione delle candidature sia direttamente proporzionale alla mancanza delle idee vere. Non è questione di nomi è questione di capire cosa è un partito di sinistra oggi. Bisognerebbe parlare di regole: un partito anti presidenzialista che elegge il segretario con le primarie è una contraddizione enorme, di che cos'è la democrazia di un partito e qual è il rapporto tra le idee del Pd e lo stato delle cose. Quello che succede all'europarlamento, la corruzione e il così detto Qatargate è un fenomeno che ha dei tratti non illegali ma gravemente preoccupanti che sono stati rappresentati da traiettorie di ex leader della sinistra di tutta Europa da Blair a Schröder, in Italia da D'Alema a Renzi. Se si continua così vedo le premesse per un disastro" conclude Montanari.
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