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Otto e mezzo, Giuli difende la manovra e zittisce Gruber: "Rispetta il mandato elettorale"

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Il nuovo presidente del Maxxi, Alessandro Giuli, difende la manovra durante la puntata di Otto e mezzo su La7 in onda venerdì 23 dicembre. Durante il suo intervento, Giuli viene interrotto da Lilli Gruber che sottolinea come il messaggio che il governo sta mandando agli italiani con questa manovra sia brutto. La risposta di Giuli zittisce Gruber. 

"Il Paese è stato disegnato dall'emergenza che ha impegnato tre quarti del bilancio e che si è tradotto nella conferma di tutti i provvedimenti del governo Draghi. Non nego che su alcuni provvedimenti che erano stati definiti identitari c'è stata una retromarcia. La questione del Pos ad esempio riguarda il rapporto con la tecnologia: l'Italia non è ancora attrezzata culturalmente per una transizione digitale. Anche sulla questione della tassa piatta: è una misura quasi impercettibile che fa riferimento a riflessioni più culturali che di merito" spiega Giuli che viene interrotto da Gruber. "Il messaggio che viene mandato non è bello" chiosa la conduttrice. 

"Ma perché non è bello? È un messaggio che rispetta le promesse fatte in campagna elettorale che ha consentito l'investitura del centrodestra. Poi l'aumento delle pensioni minime c'è stato, la mancata indicizzazione delle pensioni più alte c'è stata, il ceto medio dei dipendenti avrà buona parte del taglio del cuneo fiscale ragion per cui Confindustria si è un po' lamentata. Non è una manovra regressiva: è una manovra in larga parte ereditata su cui sono stati fatti anche degli errori di merito e di comunicazione" prosegue Giuli che non riesce a terminare il ragionamento perché nuovamente interrotto da Gruber.  

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