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Controcorrente, Toti asfalta la sinistra sul Qatargate: "Giudicano e si sentono immuni"

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Il presidente della Liguria Giovanni Toti, ospite di Veronica Gentili a Controcorrente su Rete4 sabato 17 dicembre, spiega qual è il peccato commesso dalla sinistra riguardo lo scandalo Qatargate, al centro del dibattito della puntata. Secondo Toti la sinistra e anche il Movimento 5 Stelle, hanno sbagliato a giudicare gli errori di qualche politico sentendosi immuni.

"Io mi comporto in questa vicenda come al solito e come ahimè non ho visto comportare altre forze politiche, comprese le forze progressiste di questo Paese. Per me gli imputati, gli accusati, gli avvisi di garanzia sono innocenti fino al terzo grado di giudizio della giurisdizione che li giudicherà" spiega Toti. "Il fatto che qualcuno abbia sbagliato a comportarsi o che ha avuto atteggiamenti illeciti o impropri per il loro ruolo politico riguarda la singola persona e la sua coscienza e le misure che le autorità proposte prenderanno. Non ho mai fatto di tutta l'erba un fascio, non ho mai giudicato una comunità politica sulla base del comportamento di qualche soggetto che ne faceva parte" prosegue.

"Purtroppo, negli ultimi 10 anni, ho visto fare alla politica di questo Paese l'esatto contrario: giudicare un corteo dal fatto che una persona rompesse una vetrina o avesse un braccio alzato come se fosse un corteo di fascisti o facinorosi e dall'altra parte giudicare un atteggiamento lassista come un'attitudine morale perché qualcuno era stato preso con le mani nella marmellata condannando un'intera comunità politica. Ecco, io credo che se tutti la smettessero, ma diciamo che questo è un peccato della sinistra in tutte le sue forme e aggiungo anche il M5S che ha messo il turbo quanto a giudizi semplicistici sul mondo. Questa è sempre stata, dai tempi della questione morale di Berlinguer in poi, un'attitudine della sinistra: giudicare gli sbagli di qualche singola persona attitudine comune ad una comunità umana estesa come quella della destra o di altri e a considerarsi in qualche modo immuni da tutto questo. Bruxelles ci dice che nessuno è immune ma che nessuno deve essere per forza contagiato dal fatto che il suo vicino di scrivania fa qualcosa che non deve fare" conclude Toti.  

 

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