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Caso Autogrill, Renzi a valanga dal segreto di Stato a Conte: "Chiedetegli perché..."
Una contrapposizione politica tra le più accese. Fra due leader che non si amano e si rispettano solo lo stretto necessario. Matteo Renzi torna a puntare il dito contro Giuseppe Conte. Stavolta il discusso reddito di cittadinanza non c'entra. E nemmeno l'invio di armi in Ucraina. Al centro dell'aspra contesa, la vicenda dell'autogrill. E dell'incontro che il segretario di Italia Viva ebbe con Marco Mancini, un funzionario dei servizi segreti, il 23 dicembre del 2020. Quasi due anni fa.
“Chiamate Conte e chiedetegli semplicemente perché ha detto che ha ricevuto quella carta quando era a Palazzo Chigi e poi ha detto no, mi sono sbagliato – ha affermato il nativo di Rignano, intervenuto questa mattina alla trasmissione televisiva Omnibus - Anche i giornalisti non possono violare il segreto di Stato. Hanno il segreto professionale, importante, che per me va difeso, ma anche i giornalisti sono chiamati a rispettare il segreto di Stato, persino loro”.
L'ex sindaco di Firenze è convinto che, la versione fornita da Report, la nota trasmissione di Rai 3, non corrisponda al vero. “Ho presentato in queste ore - ha ribadito Renzi - una denuncia di trentanove pagine al comando dei carabinieri del Senato perché lo trasmetta al pubblico ministero che segue queste vicenda, in cui spiego perché questa storia non sta in piedi neanche con gli stecchetti. Vediamo se ha ragione chi dice come Report che c'era una professoressa, che il padre stava male”. Non poteva certo mancare una doppia stilettata, ai Cinque Stelle da un lato, al Pd dall'altro.
“Io sono una persona onesta e pulita. Io non vado a vendere le armi in Colombia, io non ho garantito ventilatori cinesi malfunzionanti e soprattutto io non sono quella sinistra con la doppia morale, perché quelli che sono i protagonisti dello scandalo Quatargate sono quelli che sono venuti via dal Pd dicendo che io non rispettavo i valori della sinistra. Quali sono i valori della sinistra di questi signori? I borsoni con i contanti?. Sulla vicenda Open, sulla vicenda Autogrill, sulla vicenda delle trivelle, sulla vicenda dei miei genitori - ha concluso l'ex premier - sono stato oggetto di una clamorosa campagna concentrica. Mentre questi si prendono i soldi con i borsoni, mentre quello vende le armi ai colombiani, mentre quell'altro porta le mascherine e i ventilatori cinesi malfunzionanti, mentre sul Covid girano soldi a go go”.