Otto e mezzo, Giuli inchioda i socialisti europei: “Da chi prendevano i soldi”
Il nuovo presidente del Maxxi Alessandro Giuli, ospite della trasmissione Otto e mezzo su La7 lunedì 12 dicembre, esprime un’aspra critica al partito socialista europeo, al centro dello scandalo "Qatargate" sui presunti fondi dal Qatar per corrompere alcuni eurodeputati. Giuli svela qual è il paradosso in cui sono scivolati alcuni componenti del partito socialista europeo.
#ottoemezzo Qatargate, Alessandro Giuli: "I socialisti europei hanno cercato negli ultimi anni di vincere le elezioni dedicandosi ai diritti civili e sono finiti a prendere soldi dai Paesi che devastano i diritti civili" https://t.co/hCtOephMGJ
— La7 (@La7tv) December 12, 2022
“Io spero che l’Europa esca migliore e non peggiore da quello che sta succedendo: quindi ben vengano le intercettazioni quando sono fondate e ben vengano le perquisizioni però eviterei di autodistruggerci nell'immagine di ‘italiani’ perché, per ora, diciamo la figura apicale è una vice presidente del Parlamento Europeo greca espulsa dal partito Socialista” spiega. “Quindi se dobbiamo incasellare il fenomeno io direi che c'è un blocco politico socialista europeo che ha cercato di vincere le elezioni europee, da sempre negli ultimi anni, dedicandosi ai diritti civili abbandonando un po' la lotta di classe. E ha finito per prendere i soldi dai paesi che comprimono, devastano i diritti civili e corrompono la sinistra che fa la lotta di genere sui diritti. Questo mi sembra significativo come dato culturale oltre che giudiziario” conclude Giuli.
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