Qatargate

L’Aria che tira, “battaglie sul tetto del contante e poi…”. Sorgi umilia la sinistra sul Qatargate

Valentina Bertoli

Alla vigilia del congresso del Partito democratico il problema più urgente da risolvere non è tanto lo scontro tra correnti diverse quanto il complesso e delicato rapporto con il potere e la moralità. Il Pd, nato da un’innaturale fusione a freddo dei gruppi dirigenti della vecchia DC e del defunto PCI, è scosso da un terremoto irrefrenabile. Scoppia il caso Antonio Panzeri: l’ex eurodeputato del Pd prima e di Articolo 1 poi è stato coinvolto nel Qatargate poiché accusato di corruzione.  A “L’aria che tira” Marcello Sorgi svela un retroscena interessante: “Panzeri benestante? È l’esponente di un partito che si batte per far calare il tetto del contante”.

 

 

Il Paese del Golfo avrebbe pagato ingenti somme di denaro e offerto regali “a terzi che ricoprono posizioni politiche o strategiche di rilievo” all'interno dell’istituzione europea. “Respingiamo categoricamente qualsiasi tentativo di associarci all'inchiesta”: ha replicato il ministero degli Esteri di Doha. Tra gli indagati spuntano due nomi inattesi: la vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili, destituita oggi, 13 dicembre, e l'ex eurodeputato di Articolo 1 Antonio Panzeri. Il Qatar è accusato di mazzette di denaro elargite per ottenere un trattamento di maggior riguardo da parte del Parlamento europeo. L’inchiesta coinvolge anche l’italiano Panzeri, arrestato in Belgio.

 

 

Ad esprimersi sul tema, ospite a “L’aria che tira”, talk della mattina di LA7, è il giornalista Marcello Sorgi: “Il congresso del Pd doveva servire per far rientrare quelli di Articolo Uno, di cui Panzeri è un esponente molto importante. L'avvocato di Panzeri, che è stato trovato con 17mila euro in casa, ha detto che Panzeri è un benestante”.  Il saggista, incitato dalla conduttrice Myrta Merlino ad essere più esplicito, non si è trattenuto e ha usato parole al veleno: “L’avvocato si è dimenticato che Panzeri è l'esponente di un partito che si sta battendo per far calare il tetto del contante molto sotto i 5mila euro...”.