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Tetto al contante, Parenzo non si trattiene. La sparata contro Salvini finisce male

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Il governo, dopo la decisione di Bruxelles, blinda l'innalzamento della soglia per i pagamenti in contante a 5000 euro. Così l'Unione europea mette a tacere la sinistra e dà ragione all'esecutivo che scioglie un altro dei nodi sul tavolo. Fonti di palazzo Chigi sottolineano la "piena sintonia del governo con la decisione del Consiglio Ue di stabilire un ragionevole tetto al denaro contante quale misura di antiriciclaggio. Nonostante la soglia prevista dal Consiglio Ue sia di 10mila euro, allo stato attuale il Governo italiano intende confermare il provvedimento che fissa la soglia all'uso del contante a 5mila euro".

Esulta il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che su Twitter cinguetta soddisfatto: "Bene, anche l’Europa conferma la libertà di usare il proprio denaro come si vuole, raddoppiando addirittura il tetto all’uso del contante previsto dal governo italiano da 5 a 10mila euro. Sinistri e critici in silenzio oggi?". 

È il giornalista e conduttore di La7 David Parenzo a replicare al ministro: "No tesoro, non è così" esordisce. "È una svolta perché fino ad oggi in Europa non c’era nessun tetto al contante e aver messo d’accordo 27 Paesi sulla necessità di un tetto è davvero una novità. L’Italia però ha primato evasione (26 miliardi di Iva), quindi che si fa?". 

Ma la replica di Parenzo sembra un autogol clamoroso. Il tetto al contante infatti poteva essere ben più basso rispetto ai 10mila eppure così è stato. Inoltre il giornalista ricorda che l'Italia, dove attualmente il tetto al contante è fermo a 2mila euro, si trova al primo posto per evasione fiscale come dimostra la classifica europea. Chi, invece, come la Germania non vanta alcun tetto, è dietro al Belpaese. Quindi non c'è alcuna correlazione tra uso di contante ed evasione fiscale. La tesi, contenuta nell'analisi del Centro studi di Unimpresa, dimostra esattamente questo: la soglia più alta del tetto al contante, 5.000 euro, fissata per il 2010, coincide con il livello più basso di evasione fiscale mai registrata in 10 anni, pari a 83 miliardi. 

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