Mondiali, è un giallo la morte del giornalista Grant Wahl. Il fratello: “È stato ucciso”
Giallo sulla morte dell’inviato della Cbs ai mondiali in Qatar, il 48enne Grant Wahl, deceduto durante Argentina-Olanda. In un video il fratello, Eric, ha denunciato che il giornalista sarebbe stato ucciso perché tre settimane prima aveva cercato di entrare allo stadio con una maglietta arcobaleno in occasione di Usa-Galles per sostenere i diritti Lgbtq+. «Io sono gay ed è per questo motivo che aveva indossato la maglia arcobaleno ai mondiali», ha affermato, «mio fratello stava bene di salute ma dopo quel gesto aveva ricevuto minacce. Io credo che sia stato ucciso, vi prego ai aiutarmi». Wahl si è accasciato in tribuna stampa mentre la partita volgeva al termine, apparentemente per un attacco di cuore. Subito soccorso, ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano. In passato aveva lavorato per Sports Illustrated come specialista di calcio prima di entrare alla Cbs Sports nel 2021.
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Il 21 novembre Wahl si era presentato allo stadio per seguire la partita tra Usa e Galles indossando una maglia arcobaleno ma era stato trattenuto per mezz’ora dalla sicurezza che gli aveva anche sequestrato il cellulare. Alla fine era stato lasciato entrare nello stadio Bin Ali di Al Rayyan e la Fifa si era scusata con lui. Wahl era sposato con la dottoressa Celine Gounder, specialista in malattie infettive apparsa più volte in televisione durante la pandemia Covid-19 e che si è detta «sconvolta» dalla notizia. Il Dipartimento di Stato Usa ha fatto sapere di essere in contatto con le autorità del Qatar per «assicurare che i desideri della sua famiglia siano accolti il più rapidamente possibile». La federcalcio statunitense ha inviato un messaggio di cordoglio ricordando la sua passione, la sua competenza e il suo «impegno per i diritti umani».
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Wahl aveva raccontato di sentirsi poco bene da giorni. «Il mio corpo mi sta presentando il conto», aveva affermato il 48enne americano nel suo ‘Futbol with Grant Wahl’, «tre settimane di poco sonno, stress e tanto lavoro possono farlo. quello che era inziiato come un raffreddore è peggiorato dopo Usa-Olanda (del 3 dicembre, ndr) e ho sentito il petto su nuovi livelli di pressione e disagio». Si era anche fatto un tampone per il Covid, negativo, e gli era stata diagnosticata una probabile bronchite. «Mi hanno prescitto un trattamento di antibiotici e uno sciroppo per la tosse e sto cominciando a sentirmi meglio, ma di nuovo: ‘No bueno’», aveva concluso. Rafael Cores, un giornalista di Univision che lo ha visto accasciarsi accanto a lui quattro minuti prima della fine dei supplementari, ha raccontato che «stava lavorando al suo laptop e solo pochi minuti prima» avevano scherzato insieme.