lapsus
Soumahoro, la frase choc di Myrta Merlino: "Stivali sporchi di sangue". Poi chiede scusa
“Sporco di sangue… no, di fango…”. Incredibile errore di Myrta Merlino a “L’Aria che Tira”. Durante la puntata di martedì 29 novembre, la conduttrice ha affrontato il caso Soumahoro, l’ex bracciante italo-ivoriano eletto in Parlamento con gli alleati Sinistra italiana-Verdi, ma ora nell’occhio del ciclone per un’indagine sulla moglie Liliane Murekatete e sulla suocera per malversazione e truffa aggravata nell’accoglienza di migranti e nella gestione di due cooperative in provincia di Latina (lui non risulta sotto inchiesta, nda).
Il caso ha colpito molto l’opinione pubblica e la stampa perché Soumahoro è stato elevato a simbolo della lotta allo sfruttamento dell’immigrazione e al caporalato. Celebre la foto del primo giorno da deputato: pugno alzato in segno di vittoria, giacca, cravatta e stivali di gomma anziché i più istituzionali mocassini ai piedi. In verità, a Roma pioveva, ma l’immagine era ugualmente forte. Ebbene, ieri mattina Myrta Merlino ha ammesso di essere scossa dalla vicenda e ha rievocato quello scatto: “Ce lo ricordiamo tutti fuori al Parlamento con gli stivali sporchi di sangue…”.
Un inciampo lessicale o forse un lapsus freudiano, uno scivolone sulla buccia dell’inconscio se si pensa alle accuse mosse alla famiglia di Soumahoro. Fatto sta che fuori campo qualcuno le ha fatto notare l’errore e la giornalista si è subito corretta: “Perché, cosa ho detto?! Sangue? No, no, pardon, fango… scusate… fango, fango… ci mancherebbe…”.