Tagadà, il retroscena di Orlando sul dialogo Pd-M5s: "Il rischio di Letta"
Andrea Orlando, ospite di Tagadà su La7 mercoledì 23 novembre, viene messo alle strette dalla conduttrice Tiziana Panella a proposito della divisione delle opposizioni al governo Meloni. "Ma è possibile che non riuscite neanche a scendere in piazza insieme per protestare?" chiede Panella riferendosi alla manifestazione lanciata dal Pd sulla manovra di bilancio e in particolare sull'avvio dell'abolizione del reddito di cittadinanza.
#tagada "#Emiliano ed io consigliammo a #Letta di riprendere il dialogo con il #M5S", il retroscena di Andrea Orlando sul rapporto tra #PD e #M5S #tagadala7 https://t.co/i1cpb2zr5r
— La7 (@La7tv) November 23, 2022
"A me turba molto il fatto di non scendere in piazza insieme. Sono convinto del fatto che anche avendo delle prospettive future diverse si può provare a costruire un patto delle opposizioni. Io questo ragionamento l'ho fatto dall'inizio, da dopo l'affermazione del centrodestra" spiega Orlando. Panella lo corregge: "Beh lo avete fatto anche prima: Emiliano ha rivelato come avete cercato di convincere Letta che rifiutare l'alleanza con il M5s e con Calenda era sbagliato. È vero?" chiede la conduttrice. "È vero" ammette Orlando. "Letta riteneva che non vi erano le condizioni. Quando abbiamo fatto arrivare a Letta questo messaggio lui ha risposto che in questo caso non sarebbe stato lui il segretario per riaprire un dialogo con il M5s. La risposta è stata chiara perché ritrovarsi in campagna elettorale senza un segretario non sarebbe stata la prospettiva migliore. Per spezzare una lancia in favore di Letta è giusto dire che anche i segnali che provenivano dal M5s non incoraggiavano ad una riapertura del dialogo. La sua obiezione era: se io riapro il dialogo il rischio è di ritrovarmi la porta sbattuta in faccia. E i segnali che provenivano dai pentastellati potevano accreditare una lettura di questo tipo" conclude Orlando.
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