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L'Aria Che Tira, Myrta Merlino fa a pezzi il candidato Bonaccini: "Chi gliel'ha fatto fare"
Intervista con “pizzino” per Stefano Bonaccini. Il candidato alla segreteria del Pd è stato ospite di Myrta Merlino nel programma tv “L’Aria che Tira”, lunedì 21 novembre. Durante il faccia a faccia, la conduttrice lo ha incalzato ripetutamente: “Fate presto le primarie, le date sono troppo in là. Ci ha riflettuto bene?”, “Sì. Voglio rigenerare il partito, farlo diventare più popolare, ma non populista, costruire una nuova classe dirigente e pensare a una società migliore, mai smettere di sognare” ha detto Bonaccini come se stesse sgranando i punti di un rosario.
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Merlino gli ha domandato se avesse messo in conto di non farcela a diventare segretario: “Questa volta è più difficile di 5 anni fa (la conferma alla Regione, nda)”, ma Bonaccini ha parato il colpo promettendo di riportare il Pd e la sinistra alla guida del Paese vincendo le elezioni politiche tra 5 anni. La conduttrice non si è accontentata: “Risponde a Enrico Mentana? L’ha criticata per l’idea di voler fare sia il segretario dem sia il presidente di Regione, rischia di fare part-time e male due lavori che invece richiedono il tempo pieno” e Bonaccini un po’ in difficoltà: “Sono sicuro di poter conciliare le due cose, altrimenti non lo farei”. Il governatore ha rivendicato di far parte della seconda forza politica del Paese però Merlino lo ha smentito: “Secondo molti sondaggi il M5s vi ha sorpassato”. E avanti così in un clima non accomodante e non telefonato (giusto quando si fa un’intervista, nda).
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La giornalista ha affondato ancora: “Il Pd è considerato un partito di nomenclatura, per questo non scalda. Non vincete nelle urne dal 2006, ma manovrando state sempre al governo. Sembra che per voi il potere sia più importante del rapporto con la gente”, “È vero, è l’impressione data” ha ammesso imbarazzato Bonaccini ribadendo la necessità di tornare in mezzo alla gente, di precisare la propria identità e di trovare alleati. Nemmeno questa ricetta per far rinascere il Pd dalle sue ceneri come un’araba felice ha scaldato il cuore di Myrta Merlino: “A patto che lei riesca a far fuori le vostre correnti potentissime”.
Il presidente ha condannato il correntismo: “Per come si sono strutturate, invece di alimentare un dibattito virtuoso sono diventate un elemento di divisione e polemica, danno vita a un dibattito rinsecchito su nomi e cognomi. Devo dire con chiarezza che non sono espressione di qualche corrente? Assolutamente no”.
Dulcis in fundo, Bonaccini ha prima balbettato e poi dribblato con un “non ho sentito” la domanda circa la rivelazione di Matteo Renzi su Enrico Letta (“Ha detto no a un Draghi bis nella convinzione di vincere le elezioni”, nda) e Merlino ha chiuso con un avvertimento: “In bocca al lupo, le servirà perché le correnti sono pericolosissime, stia attento!”.