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L'Aria che Tira, Rampelli è pronto per la Regione Lazio: “Se Meloni chiamasse non potrei dire no”

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Un sondaggio realizzato da Izi segnala che Fabio Rampelli vincerebbe facilmente le elezioni regionali nel Lazio se candidato dalla coalizione di centrodestra. L’esponente di Fratelli d’Italia è ospite della puntata del 17 novembre de L’Aria che Tira proprio per commentare la situazione rispondendo alle domande del conduttore del talk show di La7, Francesco Magnani: “Qui c'è un equivoco di fondo, le autocandidature non funzionano da nessuna parte, neanche nel centrodestra. In un’intervista di qualche giorno fa mi è stato chiesto se ci fosse la mia disponibilità per la Regione Lazio e io ovviamente da buon soldato, che si è sempre messo a disposizione della comunità, del mio partito e della mia coalizione. Se ci fosse una chiamata da parte di Giorgia Meloni, anche se io in questo momento sono vice-presidente vicario della Camera dei Deputati, da buon soldato non potrei sottrarmi”.

 

 

Si passa poi a parlare della guerra tra Russia ed Ucraina e dell’atteggiamento tenuto dalla leader del governo italiano dopo l’incidente in Polonia che ha portato alla morte di due persone colpite da un missile: “Meloni non ha messo in discussione il fatto che potesse trattarsi di incidente scaturito dalla contraerea ucraina. Meloni - specifica Rampelli - ha detto che non si può prendere a pretesto questo incidente per dimenticare che comunque lì c'è una guerra spietata, scatenata da Vladimir Putin e che colpisce anche la popolazione civile con i bombardamenti. Non è soltanto una guerra offensiva verso l’esercito ucraino, i depositi di armi e gli obiettivi sensibili. C’è una guerra unilaterale, che colpisce solo e soltanto il territorio in Ucraina, non ci sono bombardamenti che di risposta colpiscono Mosca e le altre città russe. Vogliamo continuare - ribadisce e conclude il deputato di FdI - nella cornice euroatlantica”.

 

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