L'Aria che Tira, “incidente migranti sfuggito di mano”. Retroscena di Breda su Mattarella
Marzio Breda, quirinalista e firma del Corriere della Sera, è ospite della puntata del 14 novembre de L’Aria che Tira, il talk show di La7 condotto da Myrta Merlino, e svela i motivi che hanno portato Sergio Mattarella ad intervenire direttamente chiamando Emmanuel Macron per cercare di risolvere la crisi sui migranti che si è scatenata tra Italia e Francia: “Nelle ultime 24 ore si sono mosse le diplomazie di Italia e Francia per preparare questa telefonata delle 8 del mattino, che ha il significato di cominciare una ricucitura subito prima che ci sia il vertice europeo dei ministri degli Esteri, per scongelare un pochino il clima. Fino a 48 ore fa la situazione era giudicata come ricomponibile dal Quirinale e meno grave del problema dei gilet gialli e Luigi Di Maio. L’Italia, ed è un fatto, ha bisogno dell’Europa e dei paesi importanti dell’Ue sia sulla questione migranti, che è ora all’ordine del giorno, ma soprattutto sugli altri temi, in primis quelli economici. L’incidente era sfuggito di mano dopo il caso dell’Ocean Viking”.
Breda manda una stoccata a Parigi, ma se la prende in particolare con l’attuale classe politica: “La Francia ha usato parole pesanti, ma bisogna anche tener conto e dire che l’estrema goffagine italiana c’è stata dopo che Macron ha detto che si prendeva la nave. Quasi in tempo reale Matteo Salvini non ha trovato di meglio che dire che ha piegato la Francia. Qui c’è un problema di una classe politica approdata al potere, che si comporta come se fosse in campagna elettorale, c’è - chiosa il giornalista ed esperto di Quirinale - un incubo, un’ossessione da parte di Salvini”.