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Otto e mezzo, “le priorità del governo”. Murgia si aggrappa al linguaggio per criticare Meloni

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"Il" o "la" Presidente del Consiglio? La domanda sull’argomento dell’appellativo da assegnare a Giorgia Meloni è rivolta da Lilli Gruber a Michela Murgia nel corso della puntata del 1 novembre di Otto e mezzo, il talk show serale di La7. “La lingua italiana - spiega la scrittrice - consente la declinazione al femminile, bisogna rispettarla e io lo farò. Quando è una donna a ricoprire quella carica l’italiano permette e consiglia di usare la declinazione tendente al genere come corretta”. “Tu che farai?” chiede Gruber ad Alessandro Giuli, giornalista ospite in studio: “Io ho scherzato e ho scritto che è l’avveramento del Ddl Zan, c’è stata una correzione e lei ha detto di chiamarla Giorgia, tagliando la testa al toro, dicendo che non è quello il punto”.

 

 

“In realtà - riprende la parola Murgia - la cosa divertente è che per anni la vostra parte ha ripetuto a chi faceva le battaglie, anche linguistiche, che c’erano altre priorità e il linguaggio non era importante. Adesso al governo sono questi i primi atti che fanno, visto quanto successo sui nomi dei ministeri e le precisazioni sugli articoli da utilizzare nelle cariche istituzionali. Tutto questo ci dà un po’ ragione, il linguaggio era molto importante, è un’infrastruttura del pensiero. Bisognerebbe smettere - chiosa Murgia - di dire che i problemi sono altri”.

 

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