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L’Aria che Tira, “vuole andare da Putin”. La soffiata di Sgarbi su Berlusconi: i motivi
Continueranno a litigare all’interno del governo di centrodestra? La domanda viene rivolta da Myrta Merlino a Vittorio Sgarbi nel corso della puntata del 31 ottobre de L’Aria che Tira, il programma tv mattutino di La7. “C’è la figura molto complessa di Silvio Berlusconi che - dice il critico d’arte - punta al beau geste con Vladimir Putin. Io lo feci con Gheddafi, lo chiamai, violai l’embargo e andai in Libia, ci fu un grande pasticcio perché ottenni la liberazione di un ostaggio. Lui chiedere la no-fly zone e partire col suo aereo per andare ad abbracciare con un po’ di Lambrusco l'amico Putin e convincerlo alla pace, risolvendo il problema della guerra tra Russia ed Ucraina. Questo è il gesto che ha in mente, è un elemento molto anarchico all’interno del governo”.
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“Poi - prosegue Sgarbi - c’è la dichiarazione del presidente del Senato, che dice una cosa che ha una logica su Letizia Moratti e il padre partigiano. Vennero cacciati ed insultati. O facciamo il 25 aprile di pacificazione oppure uno di destra come La Russa verrebbe trattato a pesci in faccia. Quindi il tema è vero, anche se non lo dovrebbe dire perché è presidente del Senato. Il comunismo c’è ed è nella mente delle persone, fa diventare faziosa ogni volontà di pacificazione. Era meglio non dirlo, ma è sicuro che lo fischierebbero, così come fecero con il padre in carrozzella della Moratti, una cosa indegna. Ritengono che chi non è dalla loro parte è fascista, da qualunque parte sia. Il problema di fondo è l’appropriazione - spiega l’ex parlamentare - di una festa di tutti da una parte politica. Il fascismo è finito per tutti, mentre il comunismo c’è ancora. Essere anti-comunisti ha una logica, essere anti-fascisti è patetico, è facile esserlo quando non c’è il fascismo. C’è un manicheismo secondo cui la piazza del 25 aprile è della sinistra, chiunque arrivi verrebbe fischiato, come La Russa”.