parla il ministro
Guido Crosetto: il vero conflitto sarà tra Cina e Occidente. E l'Italia avrà più soldati
Il ministro alla Difesa Guido Crosetto ha illustrato i suoi progetti per le forze armate e commentato la situazione geopolitica internazionale in una lunga intervista a Libero. In cui spiega che "visto il contesto internazionale riapriremo all'arruolamento dei giovani" e respinge, ancora una volta, ogni accusa sul presunto conflitto di interessi: "Non esiste", "l'ho detto e ribadito, altrimenti nessuno mi avrebbe proposto e nessuno avrebbe mai firmato la mia nomina".
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Il viaggio di Giorgia Meloni a Bruxelles sarà "di grande importanza strategica per presentarsi formalmente in Europa come nuovo primo ministro di uno dei Paesi fondatori della Ue. Ovviamente il primo approccio è con le persone che rappresentano le istituzioni, per ora si tratta di visite di Stato nel solco della politica presente e passata" spiega Crosetto.
Nell’intervista a Francesco Specchia, il ministro ha confermato che il supporto psicologico nelle Forze Armate va completamente ripensato: "È accertato statisticamente che il numero dei suicidi all'interno delle Forze Armate sia superiore alla media del resto del Paese, forse colpa dello stress, dell'ambiente lavorativo, delle regole. Io intendo le Forze Armate come una famiglia, laddove è necessario aiutare, senza vergogna, il membro più fragile, ed è questo il motivo dell'implemento di presidi psicologici".
Il discorso verte sul colloquio con il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu con cui Crosetto ha parlato
della "priorità di mettere in sicurezza il Mediterraneo con una visione strategica comune, anche se ovviamente in questo periodo il nostro sguardo, per via della guerra, è volto al fronte orientale. Successivamente, in un convegno sulla Difesa comune, si è parlato delle necessità di mettere insieme 27 organizzazioni militari diverse". Un primo passo per l'Esercito europeo? "Parlerei di Forze Armate. E non so se ora questo possa essere il preludio per nuove Forze Armate europee da affiancare per progetti e finalità alla Nato; ma, certo, può esserlo a lungo termine".
Sulla guerra in Ucraina, il neo-ministro afferma che una potenziale escalation, nei conflitti, non è mai da sottovalutare. "Andando verso l'inverno la guerra combattuta con armi convenzionali sul terreno, muterà in altro. In una strategia di bombardamento dal cielo, con i droni, tese a colpire in misura maggiore le centrali elettriche e le infrastrutture civili per esasperare la popolazione all'arrivo del freddo e del gelo". Da questo, potranno aprirsi due scenari: il "peggioramento degli attacchi" o "l'aumento di spazi per il dialogo". Su quest'ultimo, ammette Crosetto, "vedendo il comportamento di Putin ho poca fiducia, ma non bisogna mai perdere le speranze...".
Sullo scacchiere globale, "mi pare evidente che il vero conflitto nel medio e lungo termine sia tra la Cina e l'Occidente. Basta osservare i movimenti del Dragone, la sua posizione, per esempio sull'Africa in cui è in atto una colonizzazione, e il Mediterraneo" afferma il ministro. Ogni Stato è connesso. "L'Ucraina era una nazione semisconosciuta e ora la scopriamo perché i flussi dell'acciaio e del grano vengono da lì; figuriamoci la deflagrazione, se la guerra dovesse toccare i nostri rapporti con la Cina. Bisogna adottare delle forme di difesa, a partire dal dialogo".
Sulle forze armate italiane, in conclusione, Crosetto spiega che a causa della nuova situazione internazionale c'è stato un "ribaltamento dell'idea di riduzione dell'organico delle Forze Armate prevista dalla legge 244", soprattutto per l'invecchiamento dell'organico. "Ora riapriremo all'arruolamento dei giovani e troveremo le giuste allocazioni per le grandi esperienze maturate all'interno. Come nelle migliori famiglie..." conclude.