l'ex ministro
Omnibus, Orlando attacca Meloni: "Il presidenzialismo è un'arma di distrazione di massa"
"Indubbia professionalità" e "la novità del primo premier donna". Sono le doti che l'ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo a Omnibs su La7, riconosce a Giorgia Meloni. Un passaggio veloce che Orlando supera soffermandosi sulle critiche alla neo premier. "C'è il tentativo di non parlare di caro bollette, stagnazione dei salari, aumento degli affitti per commercianti e studenti, rischio di crescita delle disuguaglianze nel Paese. Una trappola a cui l'opposizione deve sottrarsi". Insomma l'ex ministro identifica Meloni con "la solita destra che strizza l'occhio agli evasori fiscali e polarizza la discussione sui migranti".
E alla domanda se ci sono rischi nella proposta di una riforma presidenzialista di Giorgia Meloni Orlando afferma: "siamo nell'ambito delle armi di distrazione di massa, il tema presidenzialismo è un'ottima idea per evitare di fare i conti con la questione sociale". Orlando sottolinea più volte che l'emergenza nel nostro Paese è la questione economica, tra l'inflazione e il caro bollette. "Non c'è nesso tra repubblica presidenziale ed un impostazione politica di origine neofascista. Esiste il rischio che ci possa essere una curvatura autoritaria, ma il momento di discuterne non è questo, quando le persone non arrivano in fondo al mese. Un governo in carica deve occuparsi esclusivamente di questo (quello che abbiamo provato a fare in questi mesi, a volte bene a volte male) ma non di evasione fiscale, immigrati, presidenzialismo" prosegue l'ex ministro.
Leggi anche: Pd, è guerra tra correnti. Orlando verso la candidatura contro Bonaccini ma spunta il terzo nome
Quanto alle aperture del leader di Iv Matteo Renzi alla riforma presidenzialista, per Orlando "Ormai è evidente il disegno di Renzi. Non so se si possa annoverare tra le forze di opposizione chi accusa le altre opposizioni invece di fare rilievi al governo". E per quanto riguarda la linea del governo Meloni Orlando è chiaro: "Io non credo che ci sarà un aspetto di continuità con il governo Draghi non ho sentito parlare di tassazione di extraprofitti mentre quella strada andrebbe continuata, se fosse stato il cuore dell' azione del nuovo governo non sarebbe stato nella replica. Dobbiamo cercare di evitare di andare dietro agli elementi con cui cercano di distrarci e stare su questioni fondamentali: salari, affitti, pensioni, costo della vita, bollette. Se andiamo dietro a forme per parlare d'altro non rispondiamo alle domande che vengono dal Paese. Pensiamo agli italiani che non arrivano alla fin e del mese" ribadisce l'ex ministro.